La notizia arriva da un’università neozelandese, la University of Otago, uno studio ha individuato una correlazione tra tre fattori e la salute mentale dei giovani adulti.
La ricerca, condotta dal team guidato da Shay-Ruby Wickham mentre questa conseguiva il suo master in scienze, è stata pubblicata su Frontiers in Psychology.
Veniamo al sodo, i tre pilastri sono: qualità del sonno, attività fisica (alla faccia di chi li vuole tenere in casa) e una dieta ricca di frutta fresca e verdure.
So che state pensando: mi pare che queste cose bene o male si sapessero già.
Avete ragione naturalmente, se vi aggiungessi che la stessa autrice ha detto che il loro è uno studio che ha solo osservato una correlazione sorvegliando ragazzi da USA e Nuova Zelanda e che non sono intervenuti su questi tre fattori per vedere cosa cambiava manipolandoli ma che altri studi l’hanno fatto in passato, vi chiederete “allora che significato ha questo studio”?
Innanzitutto chiarire una cosa interessante sul sonno, parliamo di qualità non quantità, la qualità è più importante della quantità. Per un giovane adulto la quantità minima consigliata sarebbe 8 ore, ma non vuol dire che più si dorme meglio è, i ricercatori hanno verificato che attorno alle 12 ore di sonno i sintomi di depressione e generale malessere ricominciano a salire così come quando si dorme troppo poco.
Nel mio piccolo di profano direi: chi dorme 12 ore? Giusto un depresso che sonnecchia continuamente, appunto, quindi oso proporre che in quel caso sia un sintomo più che una causa.
Discorso simile per il mangiare vegetali e frutta fresca, non è che ora ne dovete mangiare quintali che vi viene il diabete, dalle 4 alle 8 razioni giornaliere tra frutta e verdura si sono dimostrate associate con un livello di buona salute mentale dei giovani adulti, meno di 2 o più di 8 correlate con minor benessere.
Il punto che scaturisce dalla ricerca è che nessuna delle tre gambe può essere trascurata e che interventi per promuovere il benessere mentale dei giovani adulti dovrebbero comprendere tutti i tre pilastri, questo focus sulla indispensabile presenza dei tre aspetti è ciò che manca (a giudizio dei ricercatori) in molti studi precedenti che li hanno approfonditi isolatamente.
Roberto Todini