La droga continua ad essere un problema serio in Europa e nel mondo.
Secondo l’ultimo report pubblicato dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (Emcdda), sono 730 le sostanze in circolazione nel continente europeo. Di queste solo 55 sono state segnalate nello scorso anno.
Una situazione allarmante secondo gli esperti che si sono riuniti al congresso della Società Italiana di psichiatria a Firenze in quanto gli effetti di queste sostanze possono essere spesso terribili. Droga ‘tradizionale’ ma anche, e soprattutto, nuove e pericolosissime, perché ‘tagliate’ con sostanze tossiche e dannose per la salute.
La parola all’esperto
“Di frequente sono frutto del ‘riciclaggio’ di prodotti sintetizzati per scopi farmacoterapeutici e spesso abbandonati a causa degli effetti avversi” ha spiegato Massimo Di Giannantonio, presidente eletto Sip. L’esperto ha sottolineato come queste nuove droghe siano estremamente eterogenee.
“Una possibile classificazione muove dalla categoria di sostanze di cui mimano gli effetti (cannabimimetici sintetici, o catinoni sintetici), ma le differenze rendono la predizione dei rischi complessa”, ha specificato.
Problemi che vanno ad accumularsi ad altri. Ad esempio i medici hanno spiegato come sia sempre più difficile rintracciare alcune droghe nei test tossicologici tradizionali e, altro fattore, il cosiddetto ‘marketing del web’ che è arrivato a picchi preoccupanti vista la facilità con il quale riesce a raggiungere sempre nuovi e giovani acquirenti.
I rischi della nuova droga
“A porre i maggiori rischi sono sostanze stimolanti come catinoni sintetici e fenetilamine, responsabili di episodi di delirio paranoide, agitazione psicomotoria grave, aggressività, allucinazioni, nonché crisi convulsive, addirittura coma” ha aggiunto Enrico Zanalda, presidente della Sip.
Zanalda ha poi sottolineato come anche i cannabimimetici sintetici sono spesso causa di intossicazioni potenzialmente fatali e di sintomi psicotici spesso non transitori.
La nuova cannabis
Gli esperti hanno poi voluto specificare come la cannabis che circola oggi sia molto più potente rispetto a quella che si consumava anni fa. Questo perché ci sono nuove tecniche di coltivazione, estrazione e produzione e spesso vengono aggiunti anche cannabinoidi sintetici.
“Queste sostanze- ha affermato Di Giannantonio – sono sempre diverse, è quasi impossibile fare studi su sostanze in continua modificazione. Ma certamente vi sono dati a sufficienza per concludere che l’associazione tra consumo di cannabis e sviluppo di schizofrenia o altre psicosi è solida, soprattutto se l’uso è molto frequenze sin già dal periodo dell’adolescenza, quando il cervello e le sue connessioni vivono ancora un periodo di intensa trasformazione”.