Salute, l’anemia si combatte a tavola

anemia

L’anemia può essere generata anche da una carenza di vitamine? A questa domanda hanno provato a rispondere i ricercatori di Stoccolma, individuando un diretto legame tra una specifica forma di anemia e la mancanza di vitamina B12, un prezioso alleato per la mente e la memoria.

Gli effetti benefici della vitamina B12 su mente e memoria sono noti da tempo. Carenze di questo prezioso alleato della salute dei neuroni, infatti, possono generare gravi stati depressivi, accelerare il declino cognitivo e, nei casi più gravi, innescare la miccia per sviluppare il temuto morbo di Alzheimer. Dai ricercatori svedesi, oggi, arriva un nuovo allarme: la mancanza della vitamina B12 è responsabile anche di una accelerazione della riduzione del volume cerebrale.

Ecco, in sintesi, i risultati dello studio:

anemiaLa ricerca è stata recentemente pubblicata dalla rivista scientifica Jama Psychiatry. Trecento gli ultrasessantenni che, per oltre sei anni, sono stati oggetto di studio e analisi da parte del team di ricercatori dello Karolinska Institutet di Stoccolma. I risultati hanno portato ad affermare che in caso di bassi valori nel sangue di vitamina B12 o della sua forma attiva, nota come olotranscobalamina, era possibile notare una notevole perdita di volume cerebrale. Tirando le somme, la geriatra Francesca Mangialasche, membro attivo e di riferimento del team di studio, ha affermato che: “I nostri risultati suggeriscono che la vitamina B12 possa influenzare la rapidità con cui si riduce il volume cerebrale”. “Un fenomeno legato all’invecchiamento – aggiunge la geriatra -, ma anche uno dei segni che precedono l’esordio della demenza. Del resto la vitamina B12, la cui carenza è comune negli anziani, anche se spesso non riconosciuta e non trattata, contribuisce al metabolismo delle cellule cerebrali”. Inoltre, sottolinea ancora la ricercatrice italiana, è proprio la vitamina B12, insieme con l’acido folico, a rivestire un ruolo di primo piano nella capacità di mantenere nella norma i livelli nel sangue di omocisteina. Si tratta, nello specifico, di un aminoacido conosciuto soprattutto per la sua capacità di aumentare il rischio di aterosclerosi e malattie vascolari. “Nel nostro studio – conclude Mangialasche – abbiamo osservato che anche elevati valori di omocisteina erano associati con una più rapida perdita di volume cerebrale».

Senza vitamina B12 è possibile generare anche forme di anemia.

Anche il sangue risente direttamente della carenza di vitamina B12, tanto da generare alcune specifiche forme di anemia. Il suo ruolo, infatti è determinante per garantire una sana e adeguata maturazione cellulare. Poter contare sull’apporto adeguato di questa sostanza è importante anche per contrastare le conseguenze della anemia mediterranea, a cui il portale AbilityChannel dedica un interessante articolo. Si tratta di una malattia ereditaria diffusa soprattutto in alcune zone del Mediterraneo. I portatori sani presentano globuli rossi molto più piccoli degli altri. Come garantire il giusto apporto di vitamina B12? Partendo dalla tavola può essere un’idea vincente. Si tratta, infatti, di un elemento presente in molti alimenti. A farne un utile elenco è la nutrizionista Stefania Ruggeri: “La vitamina B12 è presente negli alimenti di origine animale come carne, pesce, uova, latte e derivati, con l’eccezione di alcune alghe, che non fanno però parte della nostra alimentazione”. “Diete salutari come quella mediterranea e lacto-ovo vegetariana, anche se prevedono un consumo molto limitato di alimenti di origine animale, – aggiunge – possono comunque assicurare un buon apporto in B12. Con l’età però si può ridurre l’acidità gastrica che a sua volta riduce l’assorbimento della B12 proveniente dagli alimenti. In caso di bisogno, sarà il medico a suggerire un’eventuale integrazione».

Angelo Vargiu

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