Oggi in Francia, due terroristi hanno fatto irruzione nella chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray vicino a Rouen dove hanno sgozzato il prete ultraottantenne e ferito gravemente una delle persone presenti durante la funzione che l’anziano parroco stava celebrando.
Sono stati poi uccisi all’arrivo delle teste di cuoio.
Uno dei due terroristi, un ragazzo di 19 anni, Adel K., viveva in quello stesso paese, portava il braccialetto elettronico, impostogli dopo che nel 2015 aveva tentato due volte di raggiungere la Siria per unirsi alla causa jihadista e dopo essere stato in carcere per quasi un anno.
Questo ragazzo poteva uscire di casa solamente per tre ore al giorno.
Molti hanno puntato il dito contro le forze dell’ordine francesi perché non hanno sorvegliato a dovere questo ragazzo, che nelle sue ore di libera uscita è riuscito a compiere un atto così orribile.
È la prima volta, in Europa, che un attentato viene messo in atto in uno luogo sacro per i Cristiani, durante la celebrazione di una funzione.
Alcuni giovani musulmani che conoscevano Adel hanno riferito ai media che il ragazzo era arrabbiato a causa del tentativo non riuscito di raggiungere la Siria.
Hanno anche rivelato che il fratello di quest’ultimo si troverebbe attualmente in Siria, al combattere per lo Stato Islamico.
Adel uscendo dalla moschea avrebbe anche espresso la sua volontà di attaccare una chiesa. Un’affermazione inquietante, a cui i suoi amici non hanno creduto.
Fino ad oggi era difficile pensare che un attentato avrebbe colpito un piccolo paese come quello di Saint-Etienne-de-Rouvray.
Nel 2015, a seguito degli attentati di Parigi, le indagini avevano evidenziato la presenza di giovani aspiranti jihadisti. Uno dei due principali luoghi di ritrovo di queste persone era proprio la moschea situata a Saint-Etienne-de-Rouvray.
Probabilmente, le autorità francesi hanno abbassato la guardia nei piccoli centri per concentrarsi sulle città più famose e conosciute.