Ryanair, compagnia low cost famosa in tutta Europa, ha deciso di diminuire il numero di voli. Ha inoltre fatto sapere che gli azionisti non sono più interessati all’acquisizione di Alitalia.
Sicuramente la recente bufera, scatenata dagli ex piloti della compagnia irlandese, ha cambiato le opzioni dei dirigenti. Ryanair fa sapere che le rotte sospese saranno 34; 11 fra queste sono italiane, rotte di partenza o di arrivo nei nostri aeroporti.
Al solo aeroporto di Trapani sono state sospese 7 rotte (3 rotte dirette verso città europee e 4 dirette verso Roma, Parma, Trieste e Genova).
Sospesi i collegamenti tra Palermo e Bucarest; Venezia e Amburgo e Sofia e infine quelli fra Pisa e Sofia.
I passeggeri che hanno visto cancellati i propri voli, assicura Ryanair, verranno contatti via mail e otterranno un rimborso pari a 40 euro per l’andata (altri 40 in caso di ritorno), nonché biglietti per altre compagnie aeree per le rotte non coperte dalla compagnia.
La cancellazione dei voli costerà alla compagnia irlandese circa 25 milioni di euro, rientrando nelle stime economiche per l’anno 2017-18, come assicura la direzione di Ryanair.
Negli scorsi giorni Ryanair ha comunicato di voler diminuire l’interesse per il management, per dedicarsi maggiormente ai propri dipendenti. Il diverso asset è reso esplicito dalla decisione della compagnia di non avere più interesse per Alitalia, come sottolineato da un comunicato della stessa compagnia.
La diminuzione delle rotte permetterà forse una migliore gestione del personale: l’effetto immediato, si spera, sarà quello di non far sforare le ore di volo ai piloti e garantire in un prossimo futuro migliori condizioni lavorative e retributive all’organico di Ryanair.
La flotta di aerei, per l’estate 2018, sarà ridotta da 445 a 435 aerei.
Le persone coinvolte nella cancellazione dei voli sono circa 400.00, un numero esiguo rispetto alla media annua di 131 milioni di passeggeri.
La Ryanair non è certo una azienda in crisi.
Marco Prestipino