Si sta parlando molto in questi giorni delle manifestazioni in Russia che sono costate l’arresto del noto attivista politico e blogger dell’opposizione anti-Putin Aleksej Naval’nyj.
Il carismatico e giovanile, nonché grande oratore ed eccellente blogger anti-corruzione,Navalny è diventato un’icona dei media occidentali e sopratutto dell’opinione pubblica liberal e in Italia ha ricevuto anche le lodi da parte di Roberto Saviano.
Ma Naval’nyj non è esattamente ciò che si considererebbe un’attivista occidentalista medio come sembrerebbe ma bensì il leader della principale opposizione nazionalista a Putin e più specificatamente della corrente “natdem”(Nationaldemocratics), la corrente ‘nazionaldemocratica’ inquadrabile politicamente a metà tra il populismo di centrodestra e una parte del populismo della nuova destra radicale.
Oggi l’oppositore anti-Putin milita nel partito populista di centrodestra “Partito Del Progresso” e in passato era stato nel partito liberale di centrosinistra “Yabloko” da cui era stato espulso per via di suoi commenti ritenuti xenofobi.
Inoltre, Naval’nyj è noto per aver partecipato a manifestazioni di carattere nazionalista e contro l’immigrazione clandestina come la “marcia su Mosca” del 2011 o per la campagna “Stop Feeding The Caucacus!”(contro gli aiuti alle regioni caucasiche da parte del governo russo), campagna accusata di aver avuto “cenni islamofobi”.
Naval’nyj ha anche una lunga storia nell’attivismo nazionalista e contro l’immigrazione illegale ed è noto per aver fondato il movimento “Popolo” nel 2007, movimento fondato sulla lotta per la democrazia e i diritti dei russi etnici e in seguito unito al movimento ‘Movement Against Illegal Immigration’ e al movimento della “Grande Russia” per formare la coalizione ‘Russian National Movement’.
Una delle proposte principali di Naval’nyj è sempre stata quella di introdurre i visti per i paesi dell’Asia centrale e quella di proteggere gli individui etnicamente russi all’estero.
C’è da anche da dire che Naval’nyj ha sostenuto che il suo non è un nazionalismo etnico ma un nazionalismo civico e lui preferisce farsi chiamare ‘nazionaldemocratico’.
Inoltre, oltre al nazionalismo politico Naval’nyj è favorevole a una politica sociale e economica di stampo liberale/liberista e si dichiara sostenitore dell’Unione Europea.
Salvatore Santoru