L’accaduto
Nuovo incidente alla frontiera per Russia e Ucraina. Tre motovedette e un rimorchiatore sono stati sequestrati mentre attraversavano lo stretto di Kerch, zona della Crimea occupata dai russi.
Questo braccio di mare divide il mar di Azov dal Nero, ed è un punto di passaggio strategico sia militare che commerciale.
Secondo i russi, la flottiglia ucraina, non avendo dichiarato il proprio passaggio, ha commesso “manovre pericolose”. La reazione del FSB, servizio segreto russo che si occupa del monitoraggio delle frontiere, ne è stata la logica conseguenza.
Nello specifico, dopo aver avvistato le imbarcazioni, la marina di Mosca avrebbe speronato il rimorchiatore e sparato sulle motovedette, causando due feriti. In seguito sarebbero anche comparsi due caccia, rientrati quando gli ucraini hanno spento i motori. Probabilmente le navi di Kiev erano dirette a Mariupol, una delle città sul mare d’Azov ancora appartenenti all’Ucraina .
Reazioni dalla Russia e Ucraina
Il premier ucraino Poroshenko ha chiesto la proclamazione della legge marziale in un vertice tra il governo e il comando militare. Se la sua proposta passasse, sarebbe ufficialmente sancito lo stato di guerra. Nel frattempo, ha dichiarato lo stato di allerta operativa per l’esercito. Nella notte, davanti all’ambasciata russa a Kiev, ci sono stati scontri e auto date alle fiamme. Tra queste, una vettura del personale diplomatico.
I russi, da parte loro, hanno parlato di “azioni provocatorie” della marina ucraina. Dopo aver chiuso la zona dello scontro al traffico sia commerciale che civile, il governo ha confermato l’arresto e l’utilizzo della forza contro i militari di Kiev. Secondo Sputnik, sito legato alla rete mediatica di Putin, gli ucraini avrebbero sparato per rappresaglia, diversi colpi di artiglieria contro zone residenziali del Donbass. Questo è un territorio occupato, nel 2014, dalle milizie russe e in seguito autoproclamatosi “repubblica indipentente”.
Europa e Usa
L’alta rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri, Federica Mogherini, ha fermamente condannato le azioni russe. Ha ricordato come l’Unione non riconosca l’occupazione russa della Crimea, condannando una volta ancora il ponte tra la Russia e la penisola voluto da Putin. Infine, ha invitato Mosca ad abbassare la tensione, riaprendo al traffico marittimo e seguendo le “basilari norme di cooperazione internazionale”.
Secondo gli ultimi aggiornamenti, Mosca ha riaperto al traffico marittimo lo stretto di Kerch.
La Casa Bianca, tramite la portavoce Sarah Huckabee Sanders, ha affermato come il presidente Trump stia “monitorando la vicenda”.
Russia e Ucraina hanno entrambe chiesto e ottenuto una riunione d’emergenza dell’ONU, programmata per le 17 italiane. Dall’inizio del conflitto nel 2014, la tensione fra questi due paesi è rimasta sempre alta. Mosca chiede rispetto dei confini e stop alle sanzioni per evitare una guerra regionale. Kiev e l’Unione, da parte loro, non hanno mai riconosciuto il nuovo assetto geopolitico della Crimea. La via diplomatica è l’unica strada percorribile se si vuole evitare di riportare la guerra in Europa.
Stefano Mincione