Chissà a cosa pensava Angelo Salinardi quando nel comizio elettorale delle elezioni amministrative di Ruoti ha dichiarato, in buona sostanza, che “si candida lei ma il sindaco sarò io”.
Siamo in provincia di Potenza, e sul palco del comizio c’è il sindaco uscente Angelo Salinardi: in prima fila, elegantissimo, davanti al microfono e sotto le luci della ribalta. Di fianco a lui, dimessa e silenziosa, un po’ nell’angolo buio, Anna Maria Scalise, la candidata sindaca per questo 2017. Angelo Salinardi, forse forte dei due mandati appena compiuti come sindaco e di una certa confidenza con la sua cittadina, afferma chiaramente che sebbene siano dovuti ricorrere ad una persona esterna (la Signora Scalise, appunto), perché lui ha già compiuto i due mandati successivi concessi per candidarsi primo cittadino, lui rimarrà attivo nella piena gestione di Ruoti, con quella che lui chiama “divisione di compiti”: da una parte lui che continuerà a gestire, firmare, occuparsi dei cittadini, come ha sempre fatto in questi anni; e dall’altra lei, con un ruolo istituzionale, quasi di facciata, di rappresentanza. Scontato dire quanto tutto questo oltre che assurdo sia in pieno contrasto con le norme e con l’anima di una scelta politica attiva.
Non contento, il matador Salinardi continua nel suo delirante discorso elettorale raccontandoci qualcosa della bella signora Scalise: è una maestra, ha una bambina ed è sposata con un maggiore dell’esercito ma soprattutto, ci tiene a sottolinearlo, è molto vicina al presidente della regione Basilicata, Marcello Pittella tanto che “non deve prendere appuntamento con lui e io non devo quindi prendere appuntamento con lui”. Ovviamente qui il sottinteso (ovviamente offensivo anche se fosse vero) si spreca nelle parole dell’ex sindaco tanto da scatenare l’ilarità dei presenti e un visibile imbarazzo nella candidata sindaca.
Attualmente Anna Maria Scalise è il nuovo sindaco di Ruoti, avendo raggiungo il 50,2% delle preferenze, e questo ha scatenato numerose polemiche alla luce del video che sta girando sul web: di fatto una dichiarazione di intenti nel candidare una sindaca fantoccio, una prestanome per eludere le norme amministrative, svuotata di poteri e di dignità ma tanto comoda perché “amica intima” del presidente della Regione.
Ennesima macchietta di viltà e furberia in queste elezioni poco partecipate e molto ingarbugliate.
Il video qui.
Alice Porta