Incredibile ma vero. Un uomo francese (Etienne Godard, medico di trent’anni) ha fatto il giro del mondo con la sua bicicletta e, poco prima di far rientro in patria, gliel’hanno sottratta. Lo spiacevole episodio si è consumato all’altezza del Lido Azzurro a Castel Volturno (provincia di Caserta).
Il temerario signore, dopo aver pedalato per oltre 15mila chilometri per circa 11 mesi, ed essere passato per i posti più assurdi e pericolosi (tra cui si possono annoverare Cina, India ed Indonesia), ha subito questo furto mentre stava facendo un bagno al lido sopracitato.
Una sorta di sogno spezzato, visto che il viaggio era vicino alla conclusione e per questo Godard ha pubblicato un disperato appello su Facebook, in cui ha offerto una lauta ricompensa a chi gli darà indicazioni per riavere la sua amata due ruote e le quattro borse d’equipaggiamento. Tra gli oggetti rubati, anche gli occhiali da vista e da sole, il telefono e la macchina fotografica.
Dunque una spiacevole pagina per il nostro paese, non nuovo a questo genere di crimini, anche se è da dire che almeno in Europa non siamo al primo posto. Ciò naturalmente è dovuto al fatto che gli italiani non hanno mai avuto una grande propensione verso questi tipi di mezzi di trasporto. In termini numerici, prendendo in considerazione l’anno 2012, i casi registrati in Italia da Prefetture e Comuni erano stati 320mila, per un valore stimato in 86 milioni di euro.
In Olanda ad esempio (paese in cui l’uso delle biciclette è alla stregua di quello dei mezzi a motore), dove si lamenta un notevole aumento di furti di bici, nel 2014 se ne rubavano più o meno 100mila l’anno, ma nel 2008 erano saliti a 735mila.
L’auspicio è che qualcuno possa aiutare l’uomo a ritrovare sia la bicicletta che i suoi effetti personali, perché un’avventura così affascinante ed estrema meritava tutt’altro epilogo.
Antonio Pilato