“Buona vita a tutti”: l’augurio della Rowling ai laureati di Harvard diventa un libro

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La mamma del maghetto più celebre del mondo, J. K. Rowling, è pronta a tornare in pista per emozionarci come solo lei sa fare.

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E, stavolta, ha deciso di farlo con un discorso profondo e ricco di spunti di riflessione: “Buona vita a tutti“, edito da Salani ed in arrivo in Italia nel corso di questo mese, tocca corde sensibili per chiunque si trovi nel delicato momento della crescita, nella fase in cui si prendono in mano le redini della propria vita.

Il che non è affatto un caso: il testo, infatti, è la trasposizione integrale di un discorso tenuto dalla Rowling per i laureandi di Harvard nel 2008.

Nonostante siano passati quasi dieci anni da quando J. K. Rowling ha pronunciato quelle parole davanti ad una gremita ed emozionata platea di promettenti studenti, esse sono rimaste assolutamente attuali.

Spaziando tra temi quali il fallimento, il miglioramento per sé e per gli altri, la capacità di immaginare ed innovare, la scrittrice ha saputo ispirare i giovani laureandi e non solo: “Ho avuto il piacere di ascoltare e leggere molti discorsi, ma onestamente nessuno di questi è commovente e memorabile come quello di J.K. Rowling. Sono passati diversi anni dalla sua visita ad Harvard, eppure le persone ancora continuano a parlarne e a trovare ispirazione nella sua idea che per vivere una vita appagante sia spesso necessario confrontarsi con il rischio del fallimento”, ha detto a riguardo la Preside della celeberrima università statunitense, Catharine Drew Gilpin Faust.




Del resto, chi meglio della scrittrice britannica può cogliere l’importanza di radunare le forze per risollevarsi dai momenti bui ed andare avanti facendo affidamento sulla propria immaginazione? E’ ben noto, infatti, che la Rowling abbia scritto il primo libro della saga di Harry Potter, che l’ha resa celebre in tutto il mondo, in un periodo molto cupo della sua vita, creando momenti e personaggi del magico mondo di Hogwarts lavorando con la fantasia su personaggi e momenti della sua vita reale (ad esempio, pensate ai Dissennatori: sapevate che sono proprio ispirati a questo suo periodo di profonda sofferenza, in cui temeva che non sarebbe mai più riuscita a ritrovare la felicità?).

Ed allora, come non credere alla Rowling quando parla dell’importanza dell’immaginazione, asserendo che essa “non è solo la capacità unicamente umana di prefigurare ciò che non c’è, e perciò la fonte di tutte le invenzioni e le innovazioni, (…) è il potere che ci rende capaci di empatia con gli altri esseri umani le cui esperienze non abbiamo mai condiviso”?

La bellezza del discorso dell’autrice sta proprio in questo: nell’autenticità che traspare dalle sue parole, nel fatto che sono il frutto di cicatrici e di esperienze personali, di un percorso di vita tortuoso ed assolutamente reale.




La Rowling, dunque, non ha presentato ai laureandi di Harvard un discorso artefatto, ma ha concesso loro il privilegio di assaporare davvero le tribolazioni della sua esistenza, aprendo loro varchi nei più reconditi angoli della sua esistenza- molto toccante, ad esempio, la parte in cui parla della sua esperienza lavorativa in Amnesty International.

Il discorso della Rowling ha in questo tutta la sua magia: nell’invitare a non piegarsi alle logiche ed alle storture del mondo, nell’essere un monito per un miglioramento non solo personale, ma universale:

(…) Il modo in cui voi votate, il modo in cui vivete, il modo in cui protestate, la pressione che riuscite a mettere al vostro governo hanno un impatto molto al di fuori dei vostri confini. Questo è il vostro privilegio ed il vostro fardello.

Se sceglierete di usare il vostro status e la vostra influenza per sollevare la vostra voce per coloro che voce non hanno; se sceglierete di identificarvi non solo coi potenti, ma anche con gli inermi; se manterrete la capacità di immaginare voi stessi nelle vite di coloro che non hanno i vostri vantaggi, allora non saranno solo le vostre orgogliose famiglie a celebrare le vostre esistenze, ma migliaia e milioni di persone le cui realtà avrete aiutato a cambiare.

Non abbiamo bisogno della magia per trasformare il nostro mondo: portiamo già dentro di noi tutto il potere di cui abbiamo bisogno. Abbiamo il potere di immaginare meglio”.

Che aspettate? Correte a prenotarlo!




Lidia Fontanella

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