Di Sabina Guzzanti
Roma terra dei fuochi: si cerca disperatamente di capire come bonificare la zona del parco archeologico di Centocelle, probabilmente senza un soldo.
Il collaboratore di giustizia Bidognetti ex clan Casalesi, spiega come la camorra forniva agli imprenditori milanesi e romani un “servizio” di smaltimento dei rifiuti a prezzi concorrenziali.
Per questo oggi il parco archeologico di Centocelle storico quartiere di Roma è in fiamme. I rifiuti tossici interrati prendono fuoco da soli. La percentuale di tumori nella zona è aumentata.
Ancora una prova del fatto che la mafia esiste e prospera grazie a persone considerate fra le più rispettabili e autorevoli nella nostra società.
Rendiamocene conto e mettiamoci in testa che la mafia è integrata al nostro sistema politico e imprenditoriale. Cerchiamo di farci una ragione del fatto che i cattivi frequentano i salotti buoni.
Che la mafia è sempre più integrata nel nostro sistema economico e dire che non fa più morti è una menzogna. I morti non sono l’unico danno semmai.
A Roma si cerca disperatamente di capire come bonificare la zona, immagino senza un soldo.
Ci auguriamo vivamente che questa bonifica la paghino gli imprenditori a cui questi rifuti appartengono e che paghino tutto quello che devono pagare.
Oggi assemblea cittadina alle 18.30 via centocelle 3