Mostre e festival al posto del degrado
Roma è per antonomasia la Città Eterna, culla dell’arte e della cultura.
Grazie proprio alla cultura alcuni spazi degradati della capitale potranno tornare a essere utili, vivi. È questa l’idea di fondo che sottostà al progetto di riqualificazione di tre ex rimesse Atac, azienda per i trasporti pubblici capitolini.
In questi luoghi, dove una volta si parcheggiavano e aggiustavano bus, saranno ora esposte mostre e festival, organizzati eventi e girate scene di film.
Il filo rosso che unisce la nuova vita di questi tre depositi è l’arte, la cultura.
Il progetto che ha permesso tutto questo si chiama “Quarter” ed è nato dalla collaborazione tra la Galleria Nazionale di Arte Moderna e Ninetynine Urban Value, società che ha anche gestito la rinascita del Guido Reni District.
Le ex rimesse interessate dal progetto
I depositi in disuso destinati a questa nuova vita sono situati in diversi punti della città. Uno è in Piazza Bainsizza, rinominato Prati Bus District. Il secondo spazio è la rimessa di Piazza Ragusa, chiamata ora Ragusa Off. Infine il deposito di via Severo, col nome di San Paolo Garage.
Il primo evento in programma si svolgerà nel Prati Bus District. 5 mila metri quadri ospiteranno la mostra Animal House di Davide Rivalta.
A dicembre invece Ragusa Off accoglierà mercatini vintage, orientali e dedicati al Natale.
Simone Mazzarelli, Ceo della Ninetynine, ha spiegato come il calendario degli eventi sia molto variabile. Infatti molto dipenderà dalla risposta del pubblico, disponibilità del luogo, stagionalità degli spettacoli e permessi dell’amministrazione.
Cifre e dettagli del progetto
Le risorse economiche per il recupero e il mantenimento degli immobili sono reperite dalla società Ninetynine stessa. Le spese saranno poi ripartite anche con i vari soggetti espositori. Il bando di locazione è stato vinto dall’azienda di Mazzarelli con un’offerta di 60 mila euro, con rinnovo dopo 8 mesi fissato a 40mila.
L’azienda dei trasporti romana, inoltre, intascherà il 25% degli incassi delle manifestazioni ospitate. Nei primi 30 giorni di apertura alle prenotazioni, sono arrivate circa 250 richieste.
29 mila metri quadri saranno ora a disposizione della cultura. Il progetto, rivitalizzando luoghi da troppo tempo abbandonati a loro stessi, è sintomo della volontà di combattere il degrado con la positività dell’arte. Questo è però solo il primo passo per recuperare la bellezza, un po’ dimenticata, di Roma.
Stefano Mincione