Roma, asilo nido cancella festa della mamma e del papà: “Discrimina i gay”

Alcune settimane fa una coppia omosessuale ha chiesto ad un asilo di non festeggiare le ricorrenze in onore del papà e della mamma, in quanto discriminatorie nei confronti di coppie gay con figli.

Niente festa della mamma e del papà per non offendere i gay, ma ad offendersi sono le famiglie etero

Un momento del corteo delle famiglie Arcobaleno a Piazzale Cadorna, Milano, 14 aprile 2016. Fonte: ANSA/MOURAD BALTI TOUATI

Inizialmente l’asilo nido aveva aveva pensato ad una festa della mamma e del papà facoltative, ma anche queste due proposte sono state rigettate dalla coppia omosessuale. La scuola ha dunque ideato una “festa della famiglia”, ritenuta più inclusiva e non discriminatoria. Ma le altre famiglie non hanno apprezzato una simile iniziativa e hanno dato vita ad una protesta. Il teatro di questa accesa discussione è l’asilo nido Chicco di Grano, situato in via dei Granai di Nerva al numero civico 16, in zona Roma 70, presso il quartiere Ardeatino, nell’VIII municipio, presso il quale l’associazione Articolo 26 (composta da genitori, docenti e specialisti) ha sporto reclamo. Reclamo che è stato respinto dal municipio, con a capo Carlo Cafarotti, e da Alessandro Bellinzoni, responsabile della direzione socio-educativa: il municipio appoggia la scelta dell’asilo nido, giudicando la festa della mamma e del papà “celebrazioni ideologiche e divisive e quindi ormai da cancellare con una più inclusiva festa delle ‘famiglie’”.




Le critiche di associazioni e genitori

Ma l’associazione Articolo 26 e altri genitori unitisi alla protesta sono sfavorevoli alla ‘festa delle famiglie’ e si sentono vittime di una

“discriminazione al contrario presa dopo le pressioni di una coppia omosessuale”, [ritenendola] “una risposta grottesca poiché è divisivo ledere i diritti di tutti gli altri genitori e bambini ed è ideologico cancellare i massimi simboli dell’umanità, di cui fanno parte sia i due genitori omosessuali, anch’essi nati da uomo e da donna, sia i loro bambini”.

Ma l’associazione e le altre famiglie non si danno per vinte e sottolineano che

“Democrazia significa rispettare i diritti della persona e delle minoranze senza annullare i diritti delle maggioranze. Come genitori, docenti e cittadini affermeremo con ogni mezzo democratico che le differenze culturali, religiose ed educative non possono essere cancellate in nome della falsa cultura della tolleranza”.

Un episodio simile era già avvenuto a Roma, nel 2015 presso la scuola dell’infanzia Contardo Ferrini, nel quartiere Trieste.




Mamma, Papà, Genitori: cos’è una famiglia?

Davanti a simili polemiche una domanda sorge spontanea: ma davvero il concetto di famiglia può essere ridotto alla festa della mamma e del papà? Davvero c’è bisogno di una ‘festa della famiglia’ o di un Family Day per affermare la legittimità di tutte le famiglie? Che siano coppie eterosessuali, omosessuali, di fatto, sposate, separate e risposate, con figli e senza figli, con gatti, cani e canarini, genitori single, sono tutte famiglie. Proprio negli ultimi giorni a Torino e a Roma sono stati registrati all’anagrafe i figli di due coppie omosessuali, non hanno forse anche loro gli stessi diritti dei bambini figli di coppie eterosessuali? Sì, è vero, dal punto di vista biologico per quanto riguarda la procreazione di un essere umano è necessaria l’unione di una cellula femminile e una maschile; dunque le coppie omosessuali (gay o lesbiche) sono incompatibili sotto questo punto di vista. Ciò non toglie che possano comunque scegliere di adottare un bambino o di averne uno attraverso la fecondazione eterologa e con l’aiuto di una madre surrogata. Molti ritengono che simili procedure siano contro natura e vadano a minare alla base il concetto di madre e padre e dunque di famiglia (tradizionale). Ma una madre e un padre sono forse solo coloro che ti mettono al mondo? Quelli sono solo ed unicamente genitori biologici. I genitori veri e propri sono molto di più: sono quelle figure che ti educano, ti accompagnano durante tutta la tua vita e ti amano incondizionatamente.




Si può essere famiglia anche senza legami di sangue, non sono quelli ad unire i suoi membri, bensì l’amore, l’affetto e il desiderio di aiutarsi reciprocamente, crescendo e sostenendosi insieme. E, quindi, piuttosto che incaponirsi sulla festa del papà e sulla festa della mamma, pensiamo ad insegnare ai nostri figli, sin da piccoli, il rispetto per gli altri e per i loro sentimenti. In fondo queste celebrazioni, più che un significato simbolico, hanno una forte valenza commerciale. Chi lo desidera, pensi a celebrare e festeggiare i propri genitori ogni giorno, chiunque essi siano e qualunque sia il loro orientamento sessuale.

Carmen Morello

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