Robot della “Roboqbo”prepara il ragù alla bolognese in 25 minuti

E’ stato presentato a Bentivoglio, in provincia di Bologna, il nuovo robot, creato dall’azienda “Roboqbo”, in grado di preparare in soli 25 minuti un perfetto ragù alla bolognese di contro alle quasi 6 ore canoniche che la tradizione emiliana vorrebbe per la preparazione di uno dei fiori all’occhiello della cucina italiana.

La “Roboqbo” fondata nel 1978 dalla famiglia Malavasi, era nata come azienda produttrice di cutter professionali da cucina fino a quando Giuseppe Malavasi, figlio del capostipite della famiglia, ha deciso di inserire il settore “qbo”, che si è impegnato nel corso degli anni a creare robot atti alla trasformazione alimentare.

Nel robot presentato oggi è sufficiente inserire nel cestello, che ha una capienza che varia dagli 8 agli 860 litri, sedano, cipolla, carne macinata, carote e passata di pomodoro, chiudere il coperchio, inserire il programma desiderato e aspettare che il robot compia la sua magia. Difatti in un unico ciclo di cottura il robot riesce a tritare, emulsionare, cuocere al vapore o sottovuoto e compiere tutti i passaggi fondamentali per la cottura del ragù. Questo gioiellino della robotica costa, nella sua versione base, ben 40 mila euro e per la produzione occorrono 5 mesi di lavoro da parte degli oltre 80 dipendenti che lavorano nello stabilimento di uno delle aziende di spicco nella costruzione di robot professionali da cucina a livello mondiale. Di questi operai, 6 lavorano nella progettazione dei vari robot spalla a spalla con famosi chef che portano la loro esperienza in cucina per creare il prodotto che più riesca a imitare la cucina tradizione.

La “Roboqbo” ad oggi vende i suoi robot in 79 paesi sparsi per tutto il mondo e collocati in particolar modo in Sud America ed Estremo Oriente. Ma non solo cucina: la ditta della famiglia Malavasi infatti sta ottenendo anche un discreto successo nel campo della cosmetica, realizzando paste per rossetti e fondotinta. I prodotti creati da questo specifico settore verranno presentati il prossimo marzo al “Cosmoprof”, l’evento internazionale più importante nel settore della bellezza professionale, che si svolgerà a Bologna. Anche se la vera novità dell’azienda sta nell’ideazione di robot, sempre del settore “qbo”, da utilizzare nel settore farmaceutico, creando antibiotici e fermenti lattici.

Nel corso di poco più di quarant’anni di storia, la “Roboqbo” è cresciuta esponenzialmente arrivando a fatturare lo scorso anno ben 12 milioni di euro ed è oggi un vero orgoglio per l’ingegneria italiana.

Matteo Furina

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