Un nuovo Robin Hood regala soldi in un paesino della Spagna

Robin Hood

Robin Hood è tornato; probabilmente non indossa la sua famosa calzamaglia verde e distribuisce soldi agli abitanti di un paesino della Spagna.

Non è la trama di un romanzo d’avventura, né il trailer di un nuovo film della Disney  dedicato al mitico eroe popolare inglese, ma un fatto reale che in queste ore sta facendo il giro del mondo.

La vicenda del Robin Hood iberico è ambientata nel paesino castigliano di Villarramiel ed è la prima cittadina, Nuria Simon a confermare il curioso fatto di cronaca.

Sembra proprio che in questo borgo di 800 anime situato nel nord della Spagna, da qualche tempo un benefattore anonimo abbia iniziato a lasciare diverse buste contenenti banconote a circa una quindicina di persone.

Non si tratta di grosse cifre, ma di importi che vanno dalle 50 alle 100 euro, che il Robin Hood moderno è solito lasciare sotto la porta di casa o nel cestino di una bicicletta.

Un gesto che ha lasciato a bocca aperta gli abitanti di Villarramiel i quali, dopo essersi accertati che si trattava di banconote vere, hanno incominciato a vagliare ogni possibile ipotesi sull’identità del misterioso benefattore.

A questo si aggiunge lo stupore delle famiglie destinatarie delle donazioni, che non riescono a spiegarsi il motivo di questo gesto e perché siano state scelte proprio loro.




E’ ipotizzabile che il nostro Robin Hood conosca i destinatari e la loro condizione sociale, dal momento che le buste sono state consegnate a nuclei familiari molto diversi; una coppia con figli piccoli, una vedova e una coppia di anziani.

La vicenda però è destinata a rimanere un mistero. Che si tratti di un uomo facoltoso o un moderno eroe popolare, la storia è davvero interessante, perché mette in evidenza un dato sostanziale: non è il gesto di beneficenza a fare notizia, ma lo stupore della gente che, pur vivendo in un paesino nel quale “tutti conoscono tutti” sono rimasti evidentemente disorientati da un comune e al tempo stesso insolito atto di cortesia.

Non è certo un fatto comune, in tempi di isolazionismo mediatico e sociale come questo, ma rimette in moto quella parte dell’intelletto, parecchio impolverata, tra le più vicine alle emozioni, che si chiama “allegria”.

Fausto Bisantis

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