Roberto Pontecorvo: l’italiano scelto dalla Fondazione Obama!

TPI

Ognuno di noi, nei propri ricordi, conserva una data speciale che gli fa tornare alla mente un periodo o un momento particolare della sua vita. Per Roberto Pontecorvo, ventisettenne di Praiano, quella data coincide con il 30 settembre 2017. Il motivo?
Il suo progetto sulla valorizzazione del borgo di Praiano- in provincia di Salerno- è stato selezionato tra più di 15 mila candidature dalla fondazione Obama, che ha invitato il giovane al Summit inaugurale.


Un progetto ambizioso di promozione e valorizzazione territoriale
Ma in cosa consiste il progetto di questo giovane italiano?
Per comprenderlo appieno bisogna fare un passo indietro e tornare nel 2013; l’anno in cui Roberto ha avviato il progetto Agenda Praiano: test di un modello più ampio denominato Agenda Comune e concepito dal giornalista Claudio Gatti.

Agenda Praiano è un’ iniziativa di sviluppo territoriale che, grazie ad una app di riferimento e una guida indicativa delle 150 opere esposte nel paese della costiera amalfitana, ha dato un forte impulso al turismo del borgo. È emozionato il giovane ventisettenne nel raccontare l’inaspettato successo della sua iniziativa “Per il progetto Agenda Praiano sono stati raccolti poco più di 20mila euro tra imprenditori locali e persone che avevano a cuore il piccolo borgo. In seguito abbiamo vinto un bando regionale da 250mila euro. Il paese è riuscito a compiere un autentico miracolo gestendo un progetto in maniera trasparente, pulita e condivisa”.
Sulla scia di questo inaspettato e incredibile successo, Agenda Comune ha deciso di fare un nuovo salto in avanti con Agenda Tevere Un progetto che coinvolge nella gestione integrata del Tevere tante personalità e le 17 associazioni attive sul fiume” per utilizzare le parole di Roberto Pontecorvo. Anche in questo caso, la sfida è andata a buon fine e “la condivisione ha dato risultati incredibili”.

Da Praiano a Chicago
Forza di volontà, impegno e sacrificio non passano inosservati. Lo sa bene Roberto, che non è “figlio, nipote, cugino di…” ma solamente un giovane che ha fatto della promozione e valorizzazione del proprio paese la sua missione.
Forte di questo, quando la Fondazione Obama cercava “ leader civici mondiali in riferimento a un progetto o un’esperienza vissuta su un territorio”, Roberto si è sentito chiamato in causa e ha inviato la sua domanda sul sito Obama.org. Una volta inoltrata, il giovane non credeva in una risposta. E invece, il sogno si è avverato: risposta affermativa; Roberto era stato selezionato tra 15.000 candidature.
La risposta è arrivata per mail il 30 settembre alle due del mattino: stavo guardando una serie tv, non ho più chiuso occhio“.
Con in tasca il suo progetto, Roberto è quindi partito alla volta di Chicago per partecipare al Summit della Fondazione. “Ho trovato un ambiente unico in cui lavorare, lì ho vissuto il concretizzarsi di un modello utopico: mi sono trovato tra altre 400 persone provenienti da tutto il mondo e di tutte le estrazioni sociali, con posizioni lavorative diversissime tra loro, ma nulla di tutto ciò contava. Lì contavano solo le idee e le esperienze da raccontare” ha raccontato il giovane.

E a chi gli chiede cosa consiglia ai ragazzi che sperano di poter concretizzare il proprio sogno, Roberto risponde così
Non sono bravo a lanciare messaggi, ma ho imparato a crederci. Non ho nessuno alle spalle e non ho raccomandazioni. Non chiedevano referenti o recensioni, solo quello che avevamo fatto. Si basano sul progetto, poco sulla persona. L’Italia invece non sa dare il giusto valore all’aspetto artistico e culturale. Bisogna ripartire da lì“.

E allora, bravo Roberto Pontecorvo: nuovo orgoglio italiano! 

Francesca Conti

 

 

 

 

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