Rizzoli e il Var: lavoriamo per migliorare

Rizzoli

Rizzoli è stato un grande arbitro italiano, il terzo a dirigere una finale della Coppa del Mondo, quella disputata nel 2014 tra Germania e Argentina. Ha arbitrato anche una finale di Champions League e una di Europa League. Per due anni di fila (2014 e 2015) ha vinto il premio come miglior arbitro dell’anno al mondo e per sei anni consecutivi (2011-2017, anno del suo ritiro) è stato votato miglior arbitro del campionato italiano. Questo, per presentare Nicola Rizzoli.

Ora veniamo alla questione Var. Tutto (ri)nasce durante il match tra Roma e Inter dello scorso 1 Dicembre, partita in cui viene negato un rigore abbastanza netto a Zaniolo, centrocampista della squadra giallorossa.
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Apriti cielo. E per cielo a Roma si intende Totti. “Ma cosa ci stanno a fare? Guardavano un’altra partita? Ma non è possibile!” e altri frasi tutte sullo stesso tono (Totti oggi è dirigente della Roma). La partita al momento del fallo era sullo 0 a 0 e chissà, magari sarebbe andata in maniera diversa…



Il Var per Rizzoli

In ogni caso, lo sbaglio è stato piuttosto evidente per cui ecco scendere in campo il responsabile e designatore degli arbitri della Serie A, ovvero Rizzoli. “C’è poco da dire, è stato un errore. La cosa da sottolineare è che non va aggredito un protocollo, tante volte ci sono errori umani, sicuramente si lavorerà per migliorare”. Queste le sue parole per commentare l’accaduto.

Il Var (Video Assistant Referee) è uno strumento rivoluzionario e come tutto ciò che porta cambiamento ha bisogno di tempo per poter essere capito e perfezionato. Questo è solo il secondo campionato in cui si utilizza: molte partite hanno visto sentenziare correttamente alcuni episodi di gioco solamente grazie al Var. E’ un aiuto valido e concreto per gli arbitri. Tra qualche anno siamo certi che gli errori (perchè qualcuno continuerà ad esserci) saranno ridotti al minimo.

Alberto Pastori

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