A Roma i cantieri del Giubileo hanno permesso numerose scoperte archeologiche

ritrovamenti archeologici Pantheon Roma

Negli ultimi mesi a Roma sono stati aperti moltissimi cantieri, quasi tutti in preparazione del Giubileo 2025, e scavare sotto le fondamenta della “Città Eterna” significa inevitabilmente riportare alla luce tanti e importanti tesori del passato.

Gli ultimi ritrovamenti archeologici pochi giorni fa in piazza San Giovanni in Laterano dove dei lavori di riqualificazione della zona hanno riportato alla luce alcune mura medievali che probabilmente facevano parte del Patriarchio, la basilica databile tra il IX e il XIII sec. d.C e che fu sede papale fino al trasferimento ad Avignone nel 1309.

Al centro dello scavo sono emersi anche ritrovamenti archeologici addirittura precedenti alla Basilica e di età imperiale come mura difensive o terrazzamenti del pendio. Il Ministero della Cultura ha sottolineato che tali nuovi monumenti resteranno in quel luogo e sarà studiato un modo per completare lo scavo e valorizzarne ancor di più le scoperte.

Nel comunicato pubblicato a riguardo dallo stesso Ministero si legge:

«Si tratta di un ritrovamento di straordinaria importanza per la città di Roma e la sua storia medievale, poiché in epoca moderna non sono mai stati effettuati scavi archeologici estensivi nella piazza. »

Solo una settimana fa nel cantiere aperto in piazza Pia per la costruzione di un nuovo sottopasso le scavatrici hanno portato alla luce una intera lavanderia di epoca romana (fullonica) e li vicino anche delle strutture murarie probabilmente appartenenti ad una più ampia opera con giardino che si affacciava direttamente sulla riva destra del Tevere. L’opera muraria sarebbe databile tra il 37 al 41 d.C, durante il regno di Caligola, mentre la lavanderia sarebbe stata utilizzata nel II secolo d.C. La lavanderia al contrario delle strutture murarie è stata però già smontata, studiata ed esposta al pubblico all’interno dei giardini di Castel Sant’Angelo.

Solo leggermente diversa la storia in piazza Augusto Imperatore dove i lavori di riqualificazione della già presente area archeologica hanno fatto riemergere tesori di ogni tipo: mosaici, monumenti in marmo, le basi di due obelischi, una stele dell’epoca di Claudio e i resti di un muro lungo oltre 30 metri e riconducibile ad un antico cimitero monumentale.

Il progetto dei lavori in corso è quello di collegare il il Mausoleo di Augusto allo spazio urbano circostante rendendo attraversabile la piazza che fu realizzata attorno al Mausoleo negli anni Trenta. La conclusione dei lavori è prevista alla fine del 2024.

I lavori per il Giubileo e la strategia comunicativa del Sindaco Gualtieri

A livello comunicativo è interessante anche il lavoro svolto dal sindaco romano Roberto Gualtieri, lista PD, il quale in questi mesi ha costantemente, ed in modo molto preciso, provato a spiegare sui social network i motivi ed i tempi dei tantissimi lavori avviati in città i quali adesso ovviamente creano disagi soprattutto per il traffico, ma che devono servire a migliorare la città nel futuro.

I cantieri vanno dalla piccola manutenzione ordinaria, sistemazione dei sanpietrini o rinnovamento dell’illuminazione pubblica, fino a progetti ben più grandi e complessi come la riqualificazione della stazione Termini, la realizzazione della grande area pedonale di Piazza Pia o il restauro del Ponte dell’Industria.



Anche i ritrovamenti archeologici sono stati protagonisti dei brevi video in cui lo stesso Gualtieri ha sottolineato come tali scoperte non siano diventate un ostacolo al proseguo dei lavori, ma invece rappresentano per il Ministero della Cultura e per la Soprintendenza una occasione per aprire nuovi scavi archeologici sennò difficilmente avviabili soprattutto per mancanza di risorse economiche.

L’anno Santo, il secondo sotto il papato di Francesco, avrà inizio a dicembre 2024 e si prevede che porterà a Roma tra le 20 e le 40 milioni di persone tra le quali moltissimi fedeli e pellegrini diretti alla Porta Santa. La città tuttavia richiama come sempre anche tanti turisti «generici» a cui è necessario mostrare il lato migliore di Roma. In questo senso i ritrovamenti archeologici di questi giorni possono rappresentare quella novità necessaria a rendere la città sempre più invitante ed interessante per ogni tipo di turista o viaggiatore.

 

Andrea Mercurio

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