Rispetto, che strana parola…

Rispetto…ma che cos’è?

Rispetto, questa parola astrusa che tutti pretendono di ricevere, ma che non tutti si preoccupano di dare.

Rispetto
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Immagino sia capitato a molti di chiedersi se esista ancora e se venga ancora praticato.

Ultimamente, ma non solo, guardandomi intorno vedo che il rispetto piano piano sta diventando una cosa sempre meno utilizzata. Per fortuna esistono anche le eccezioni.

È sempre più raro sentire qualcuno chiedere “Scusa”, una parola tanto difficile da dire, per non andare contro al proprio orgoglio.

Il suono di questa parola ha il potere di togliere un macigno dal cuore e di permettere alle persone di chiarirsi, se detta con sincerità e seguita dall’intenzione di capire dov’è stato il malinteso.

Perché avere ragione, per qualcuno, ma spesso per molti, è più importante di essere gentile e di essere felice.

Quante volte ci è capitato, nella fretta, e nella foga di arrivare a qualche appuntamento, personale o di lavoro, di pestare i piedi a qualcuno o dare una gomitata, e spesso non ci siamo neanche preoccupati di scusarci e assicurarci che la nostra finezza non abbia causato danni al poveraccio che si è trovato sulla nostra strada?

Rispetto, è non giudicare le persone che ci troviamo davanti solo dall’aspetto fisico, dal colore della pelle o dal modo in cui è vestito. Sarebbe utile imparare a conoscere le persone prima di sputare sentenze e dare “etichette”.

Rispetto è capire che, se sul nostro cammino incontriamo persone “troppo buone”, di quelle che dicono sempre sì e che sono disponibili ad aiutare, se possono, non è giusto approfittarne, finendo per usare ricorrere a quelle persone quando ci pare e piace.

Anche le persone “buone” hanno dei sentimenti, e capiscono perfettamente quando qualcuno si sta approfittando di loro, del loro tempo e delle loro capacità.

Quando una persona buona si stufa, magari non farà scenate, magari non ci prenderà a male parole.

Probabilmente non dirà nulla.

Probabilmente, semplicemente, ci volterà le spalle e smetterà di esserci per chi non ha saputo apprezzare quello che aveva da dare.

Rispetto è anche entrare in un bar o in un qualsiasi esercizio commerciale e non, e salutare il barista o il commesso prima di esigere qualcosa in tutta fretta, e a volte in malo modo, come se fosse colpa del poveraccio che sta dietro il bancone se noi siamo in ritardo e magari abbiamo avuto una giornata non proprio dritta.

Può succedere a tutti di avere una giornata no.

Ma le persone che ci stanno intorno, non sono responsabili del nostro malumore e non è giusto essere scortesi.

Ovviamente, se si ha un motivo più che valido, fare valere le proprie ragioni è più che lecito.

Rispetto è gettare sigarette, gomme da masticare, cartacce e spazzatura varia, negli appositi cestini, se ci sono.

In caso contrario, dovrebbe essere pratica utile tenersi la propria spazzatura in tasca fino a quando non si trova un bidone dell’immondizia in cui gettarlo.

Anche raccogliere i bisogni dei nostri bimbi pelosi è pratica utile.

Se siamo i primi a non rispettare gli altri, le strade e i marciapiedi che percorriamo, non possiamo poi lamentarci della scortesia delle persone, delle strade poco pulite e di tutto il resto che non funziona come pensiamo sarebbe giusto.

Ricordiamoci che ognuno di noi è artefice della propria vita.

Aggiungendo un pizzico di rispetto qui, e una parola gentile là, chissà che qualcosa non cominci ad andare per il verso giusto.

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