Ci si avvicina all’inizio del nuovo anno scolastico e ci si prepara al rientro a scuola. In previsione di questo evento, ecco un approfondimento sulla scuola italiana.
Il rientro a scuola a settembre può essere un evento quasi traumatico per molti alunni. Dopo mesi di attività ricreative, bagni al mare o gite in montagna è difficile riprendere la disciplina e trascorrere ore seduti tra i banchi. A rendere il tutto più difficile è il caldo afoso ancora presente in molte parti d’Italia. In realtà non è scontato che la seconda settimana di settembre rappresenti l’inizio del nuovo anno scolastico. Come alcuni ricordano, fino agli anni Settanta la prima campanella suonava sempre il primo di Ottobre. Andiamo a scoprire il perché.
Rientro a scuola: mai prima degli esami di riparazione
Sin dai primi del Novecento il mese di Settembre era dedicato agli esami di riparazione. Gli alunni di ogni età che non raggiungevano la sufficienza, erano tenuti a sostenere un vero e proprio esame. Questo si articolava in prove prescritte, valutate da una commissione esaminatrice. Le spese per le ripetizioni erano a carico delle famiglie. Insomma: quasi nulla di diverso dal debito formativo che tutt’oggi è in vigore, ma solo alle scuole superiori. Altra differenza: oggi l’inizio dell’anno scolastico oscilla tra il 10 e il 15 Settembre, con una certa autonomia regionale. Prima si fissava una data valida su tutto il territorio nazionale, che coincideva con l’1 Ottobre, il giorno di San Remigio. Appunto per questo gli studenti italiani al loro primo giorno erano chiamati Remigini. Ecco quando tutto questo cambiò.
La legge 517 del 1977
Il rientro a scuola a partire dal 1977 seguì un nuovo corso. In quell’anno fu varata la legge 517, che aboliva gli esami di riparazione e di licenza elementare e media, in favore di una maggiore integrazione. La legge abolì anche le classi speciali per bambini portatori di disabilità. Per quanto riguarda la didattica, il latino alle medie non fu più materia obbligatoria e gli incontri scuola famiglia divennero un ponte tra il contesto casa e il contesto scuola. Si può dire che l’anno 1977 avviò la scuola alla transizione, verso la modernità e l’integrazione.
Elena Marullo