Christian Masset torna a Roma, dopo che Luigi Di Maio esplicita l’avversione per i gilet gialli e Mattarella ricuce l’amicizia con Macron.
Rientrato l’ambasciatore francese a Roma, alle 15:30 l’aereo di linea su cui viaggiava è sbarcato a Fiumicino. Il presidente Macron aveva richiamato Christian Masset a Parigi il 7 febbraio scorso, convocandolo per delle consultazioni, in seguito all’incontro di Luigi Di Maio con alcuni rappresentanti dei gilet gialli. Stamattina, ancor prima che Masset rientrasse in Italia, Di Maio aveva già annunciato la sua soddisfazione per la scelta distensiva del governo francese, anticipando il bentornato all’ambasciatore: è accaduto in occasione della presentazione del manifesto del M5S per le elezioni europee; il vicepremier ha anche dichiarato che chiederà un incontro a Masset.
Rientrato l’ambasciatore francese a Roma: i gilet gialli sono cattivi!
Non è un caso che, sempre oggi, Di Maio abbia affermato con estrema chiarezza che l’Italia dialogherà solo con forze democratiche, escludendo la possibilità di aprire un confronto con chi inneggia alla lotta armata e alla guerra civile, e con riferimento palese alle manifestazioni di violenza dei gilet gialli. Anche le parole di Nathalie Loiseau – ministro francese per gli Affari europei – confermano che la Francia abbia registrato il pentimento dei nostri leader politici, riguardo alcuni comportamenti definiti come ostili verso l’Eliseo. Loiseau ha anche sottolineato che all’Italia serve l’aiuto della Francia, facendo intendere che non convenga al governo italiano tenere aperto un conflitto diplomatico. Rientrato l’ambasciatore francese a Roma, riprendono dunque i rapporti di buon vicinato.
Garibaldi mette pace
Risulta decisivo il ruolo del presidente Mattarella che ha telefonato a Macron: i due si sono trovati d’accordo nel ribadire l’importanza della collaborazione tra Italia e Francia, rinsaldando almeno in termini diplomatici l’asse italo-francese. Segnali di pacificazione sono arrivati in giornata anche dal sindaco di Nizza, Christian Estrosi, durante una manifestazione indetta davanti alla statua di Garibaldi, proprio per confermare l’amicizia tra il popolo italiano e quello francese, indipendentemente dalle scelte dei Governi. Presente alla cerimonia a Nizza anche il sindaco di Cuneo, Federico Borgna, il quale ha ricordato le radici comuni dei due Paesi su cui è necessario costruire insieme crescita e sviluppo.