Strano ma vero, in Piemonte è diminuita la popolazione. Nonostante si tratti di una delle regioni in cui la qualità della vita è piuttosto alta, per il quarto anno di fila si registra un calo nel numero di abitanti.
Fattori del decremento
Naturalmente questo “fenomeno” è dovuto a varie cause. La principale è il calo delle nascite con conseguente aumento dei decessi, che ha portato una riduzione di 23 mila residenti. Inoltre anche il flusso di migranti ha fatto registrare numeri in ribasso, basti pensare che il saldo è negativo di oltre 1000 unità.
Piemontesi emigrati all’estero
Altro aspetto da considerare, è il numero di residenti in Piemonte che si sono trasferiti all’estero. Certo non tutti hanno la cittadinanza italiana, mentre altri l’hanno acquisita negli anni.
Zone in cui il calo è più elevato
Alcune province hanno risentito maggiormente rispetto ad altro, come ad esempio Vercelli che ha perso il 9 per mille della sua popolazione. Non è andata meglio a Biella e Alessandria che hanno fatto registrare una diminuzione rispettivamente dell’8,3 per mille e del 5,8. Più lieve la situazione ad Asti (meno 3,7), Verbania (meno 3,2), Cuneo (meno 0,9) e Novara (meno 1,5). Situazione delicata anche a Torino, dove sia la città (da 882.523 a 846.789 residenti) che l’area metropolitana continuano a perdere pezzi.
Bilancio totale
In totale sono circa 17000 gli abitanti in meno registrati dall’Ires nell’anno 2017. In sostanza è come se fosse scomparso un intero paesino di provincia. Dunque secondo l’analisi della dirigente di ricerca Maria Cristina Migliore, il Piemonte, nella sua lunga storia di decrementi naturali (dal 1976) ha raggiunto nel 2017 un livello record di flessione.
Insomma, si tratta di un fenomeno decisamente curioso visto che tra le regioni del nord Italia, il Piemonte è quella messa peggio. La Lombardia, il Trentino e l’Emilia Romagna mostrano invece un aumento di popolazione, a testimonianza che va cambiato qualcosa per invertire il trend.
Antonio Pilato