Al via revisioni nel nuovo Def: tagli su agevolazioni, lotta all’evasione, riforma del catasto

Fonte immagine: http://www.europaquotidiano.it/2014/02/21/chi-e-pier-carlo-padoan-nuovo-ministro-delleconomia/

DEF

All’interno del nuovo DEF, il Documento di economia e finanza che nei prossimi giorni il Consiglio dei ministri si appresterà a votare in vista della prossima legge di Bilancio, sono previste delle revisioni sulle agevolazioni.

Le revisioni previste dal Def riguarderanno in maniera particolare bonus famiglie e imprese – 444 all’incirca – ad esclusioni di quelli riguardanti sanità e mutui.

Le agevolazioni fiscali saranno sfoltite sulla base dell’Isee nell’ottica, come preannunciato dal viceministro dell’Economia Luigi Casero, di una “revisione selettiva”.

“Revisione selettiva”

Alla base della scelta l’emergere dei dati per cui a beneficiare di tale agevolazioni sarebbero semplicemente le classi più abbienti, non il ceto medio – basso, per il quale queste erano state elaborate. Una scelta tuttavia pericolosa nell’ottica del mantenimento della promessa di non aumentare le tasse.

La “revisione selettiva” prevista dal Def non vuole toccare quella agevolazioni socialmente sensibili, nonché largamente usate anche dal corpo elettorale di estrazione medio – bassa. Considera tuttavia il dato delle detrazioni e degli sconti fiscali che proprio perché più largamente utilizzato da chi sta bene, non va quindi incontro a quella parte di popolazione economicamente fragile.

La logica del novo Def si inquadra perfettamente con la lotta all’evasione fiscale che il governo ha deciso di portare avanti, così ricavando dalle stime un tesoretto di 1,5 miliardi che potrà alimentare le risorse che il governo da inserire nella legge di Bilancio 2017, alla voce di “taglio delle tasse”.

Tre direttrici

Un Def che si muove quindi in tre direttrici: sgravi per i neoassunti under 35, nessun aumento delle tasse – anzi riduzione della pressione fiscale e lotta all’evasione – tagli su agevolazioni non socialmente funzionali.



Il documento verrà presentato il prossimo 10 aprile e punta in buona parte sulla Carta giovani e statali.

Viene prevista inoltre una manovra da 3,4 miliardi che unitamente ad un pacchetto per sviluppo delle aree toccate dai sismi mirano ad aiutare la ripresa delle imprese delle aree terremotate.

Con l’approvazione della flat tax, un metodo che, nell’ottica dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, si propone di attirare i capitali esteri all’interno del Paese, e quanto previsto dal Def, l’esecutivo palesa l’intenzione di agevolare la crescita economica considerando il dato della diseguaglianza nei redditi.

La riforma del catasto

Viene inserita all’interno del documento infine la riforma del catasto, con un nuovo calcolo della rendita catastale e un aumento delle imposte sulla casa per i cittadini proprietari di immobili – di difficile intervento se si vuole mantenere invariato il gettito fiscale.

Il prelievo fiscale sarà riequilibrato sulla base dell’effettivo valore commerciale della propria abitazione: localizzazione urbana, metratura, servizi disponibili, caratteristiche – quindi suddivisione, vani immobile – sulla base dei prezzi e del valore di mercato.

In taluni casi potrebbero esserci delle modifiche sulle imposte, ma anche il ricalcolo delle prestazioni sociali di diritto calcolate sulla base del reddito Isee.

Queste le manovre del nuovo Def che in ogni caso dovranno aspettare la conclusione dell’iter legislativo per vedere la luce.

Ilaria Piromalli

Fonte immagine: http://www.europaquotidiano.it/2014/02/21/chi-e-pier-carlo-padoan-nuovo-ministro-delleconomia/

Exit mobile version