Resti di dinosauro ‘europeo’ ritrovato nel Sahara: la storia si riscrive

dinosauro

Il dinosauro, affascinante animale dell’Era mesozoica, protagonista di studi, film, cartoni e paurosi racconti, torna a far parlare di se. Teatro di un importante ritrovamento fossile stavolta è il deserto del Sahara. Abbiamo spesso sentito e letto di ricerche e scoperte sull’argomento ma nessuna che mettesse in discussione la Geostoria.

Fonte: paleonature.it

La squadra di paleontologi della Mansoura University Vertebrate Paleontology (MUVP), guidata dal Professor Hesham Sallam, ha riportato alla luce resti di un dinosauro erbivoro dal collo lungo, della famiglia dei titanosauri. Questa è la specie di animali più grandi mai vissuti sul pianeta che pare raggiungesse dimensioni fino a 20 metri di lunghezza.




Le caratteristiche anatomiche del fossile, ricordano molto quelle delle specie europee vissute nel Cretaceo. Considerato dal punto di vita geologico, il più lungo periodo mesozoico, il Cretaceo segna la fase finale della cosiddetta ‘era dei dinosauri’, prima che il grande meteorite piombasse sulla penisola dello Yucatan. Questo, in buona sostanza, dimostra che tra i 66 ed i 100 milioni di anni fa, esistevano ancora collegamenti tra Europa e Africa, prima che la deriva dei continenti li separasse completamente. All’epoca del Triassico e del il Giurassico, difatti, le terre emerse erano ancora unite nella cosiddetta Pangea; dal Cretaceo, a seguire, hanno cominciato a separarsi e a prendere la forma attuale. La nuova scoperta invece testimonia che ancora esistevano, in quel periodo, passaggi tra un continente e l’altro.

Questo è il Sacro Graal per noi paleontologi, lo abbiamo cercato per tanto tempo

Così commenta la nuova scoperta lo studioso Matt Lamanna del Carnegie Natural History Museum di Pittsburgh (Usa). Questi confessa di essere rimasto letteralmente a bocca aperta alla vista dei resti del raro esemplare di titanosauro, chiamato Mansourasaurus Shahinae. A  rendere la scoperta ancor più sensazionale sono le condizioni intatte del fossile ritrovato. Come spiegano i paleontologi; sono infatti venute alla luce parti del cranio, alcune vertebre del collo, la mandibola, diverse costole. E ancora, gran parte della spalla e dell’arto anteriore, la zampa posteriore e alcune delle placche ossee incastonate nella pelle. Tutto ciò rende l’esemplare di una completezza stupefacente

Da Roma al deserto del Sahara

Stando ai numerosi e continui studi, pare che gli affascinanti dinosauri abbiano viaggiato in lungo e in largo. E pare proprio abbiano calcato le stesse vie dove oggi giorno noi camminiamo indisturbati e sovrappensiero. Gli anni scorsi, gli addetti ai lavori, hanno ritrovato diversi esemplari come il dinosauro italiano Tito, altro grande titanosauro vissuto 112 milioni di anni fa, proprio a Roma, sui Monti Prenestini. Quelle scoperte avevano fatto già ipotizzare la presenza di ‘ponti’ tra i continenti ma il titanosauro rinvenuto oggi lo conferma. E la storia si riscrive!

                                                                                                                                                   Claudia Marciano

 

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