Nel cuore di una crisi migratoria che affligge l’Europa, emergono storie angoscianti di famiglie migranti divise tra Italia e Francia, che vengono respinte con brutale violenza al confine.
Il numero di famiglie di migranti separate lungo il confine tra Italia e Francia è in costante aumento. Questo angosciante dramma si sovrappone all’arduo viaggio che i rifugiati sono costretti a intraprendere nel tentativo di raggiungere l’Europa. Una rivelazione sconcertante emerge dall’ultimo rapporto presentato da Médecins Sans Frontières (Medici Senza Frontiere), intitolato “Via Vietata – Le sfide giornaliere delle persone in transito respinte e bloccate alla frontiera tra Italia e Francia”. Il rapporto getta luce sulle difficili condizioni dei migranti in transito a Ventimiglia, respinti con fermezza al confine francese.
La lotta Disperata dei migranti divisi tra Italia e Francia
“Il nostro viaggio è stato fermato a Nizza dalla polizia. Mia moglie incinta è stata portata in ospedale dopo essere svenuta mentre veniva ammanettata. Io e mio figlio di due anni siamo stati portati alla stazione di polizia di frontiera a Mentone. Abbiamo passato la notte al freddo e la mattina seguente siamo stati rispediti in Italia. Tuttavia, mia moglie è sparita nel nulla,” ha raccontato un uomo proveniente dalla Costa d’Avorio al team di Médecins Sans Frontières.
Il rapporto rivela una realtà allarmante: respingimenti sistematici, famiglie separate e violenze inflitte ai migranti in transito. Il team di MSF ha documentato almeno quattro casi di famiglie separate al confine di Ventimiglia. Proprio in quel luogo, i migranti sono spesso respinti in maniera decisa e, talvolta, con brutalità dalla polizia francese. Uomini, donne, bambini e individui vulnerabili si ritrovano abbandonati su suolo italiano, privi di rifugio adeguato e con un accesso limitato a cure mediche, cibo e acqua potabile. Ancora più preoccupante, l’ottanta per cento dei migranti che tentano di attraversare verso la Francia sono stati respinti più di una volta.
Detenzioni inumane e sofferenza alle frontiere
Numerosi migranti sono stati sottoposti a detenzioni arbitrarie, rinchiusi in container durante la notte in condizioni di sovraffollamento, senza protezioni specifiche per donne e minori. L’assistenza medica, il cibo e l’acqua pulita vengono spesso negati, e le condizioni igieniche sono giudicate inadeguate.
Médecins Sans Frontières lancia un grido di allarme: “rifugiati sistematicamente respinti dalla polizia francese”
Sergio Di Dato, coordinatore del progetto MSF a Ventimiglia, sottolinea che le persone vulnerabili vengono respinte senza alcuna valutazione delle loro specifiche necessità, lasciandole senza supporto sul territorio italiano. MSF lancia un appello urgente all’Italia, alla Francia e agli altri paesi europei perché adottino misure concrete per garantire dignità e protezione ai migranti in transito. È vitale porre fine ai respingimenti sistematici e alle violenze alle frontiere. L’appello è inequivocabile: rispettare i diritti umani fondamentali dei migranti e offrire percorsi legali e sicuri a coloro che cercano assistenza e rifugio in Europa.