Tra realtà e realtà caricaturata, Riccione è stata “elevata” capitale italiana della violenza. Una nomina non ufficiale, ma decisamente riconoscibile, a causa dei molteplici racconti stampa e delle numerose testimonianze mediatiche, residenziali e turistiche.
Il centro abitato, per il vero e per il mistico, costituisce una rappresentanza piuttosto fedele del degrado generale. Avanti chi volesse negare la venuta, nell’attuale decennio, di un incredibile escalation di violenze insensate!
Si vedono in azione tutti i giorni: rissaioli dell’attimo, prepotenti del mese, delinquenti dell’anno. Categorie di disturbatori e profittatori da combattere, cambiare o eliminare. Quindi, con la volontà di riportare l’attualità a dei tempi più tranquilli e sicuri, sono state poste avanti dai papabili addetti alla risoluzione varie teorie risolutive.
“Si potrebbe mirare alla radice, migliorando l’educazione giovanile”, sostengono giustamente gli psicologi. In emergenza, però, si potrebbe fare dell’altro, immediatamente più efficace.
Si potrebbe, crede Silvio Berlusconi insieme ai militanti del suo partito, riformare il sistema delle forze dell’ordine, dando il via all’operazione “strade sicure”.
Reprimere la violenza, le idee del centro-destra
Forza Italia, nel suo programma, dedica alla questione una porzione del punto numero sei: “Sicurezza e contrasto all’immigrazione illegale”. Qui si legge:
- Decreti sicurezza
- Adeguamento dell’organico e delle dotazioni delle Forze dell’Ordine e dei Vigili del Fuoco, fattiva collaborazione di questi con la Polizia locale e le Forze armate per consentire un capillare controllo del territorio.
- Implementazione della sicurezza nelle città: rafforzamento operazione strade sicure, poliziotto di quartiere e videosorveglianza.
- Contrasto al fenomeno delle baby gang e alla microcriminalità.
- Norme più severe per gli atti contro il decoro…
La pillola e il contesto, le misure sarebbero utili davvero?
Sono più delle suelencate le proposte anti-violenza avallate da Cavaliere e compagni. Alcune di queste sono state vagamente esposte da Berlusconi tramite la “pillola elettorale” di un giorno di metà agosto.
“La sicurezza dei cittadini è il primo compito di uno Stato Liberale. Oggi, in Italia vi sono molte carenze, nonostante l’ottimo lavoro della polizia, dei carabinieri, della guardia di finanza. Noi quando saremo al governo ripristineremo ed estenderemo l’istituto del poliziotto di quartiere e l’operazione ‘strade sicure’ con l’utilizzo delle forme armate a fianco delle forze dell’ordine” ha dichiarato il leader di Forza Italia.
Poi proseguendo: “Oggi, l’organico delle forze dell’ordine è troppo ridotto: abbiamo il dovere di potenziarlo in modo adeguato e le retribuzioni dei loro membri devono aumentare di un terzo. Per vigilare soprattutto nelle periferie e prevenire i reati nelle città“.
A detta vostra, l’investimento potrebbe essere adeguato, oppure il problema è reso da chi vuole dirimerlo, e dallo scrivente, ingiustamente grande?
Gabriele Nostro