Sono arrivati ieri a Napoli, per spostarsi poi in elicottero a Pozzuoli. Il premier Matteo Renzi e il presidente di Telethon Luca Cordero di Montezemolo . Per loro, breve visita all’accademia aeronautica di Pozzuoli, per poi dirigersi nell’ex area Olivetti dove c’è la sede del Tigem, importante centro di ricerca genetica della fondazione Telethon, che in più di vent’anni di attività ha fatto tante scoperte a livello scientifico, ed ha individuato sette malattie rare genetiche. Ad accoglierli, il sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia e il direttore del Centro Tigem Ballabio e il presidente della regione Campania Vincenzo De Luca. Si è parlato di ricerca e sviluppo, della riconversione delle ex aree industriali dell’Olivetti e dei cantieri di Pozzuoli e dell’area di Bagnoli. Ha spiegato il premier, di quanto sia importante la riqualificazione di queste aree, sfruttate negli anni addietro andando contro la vocazione turistica a cui si presta il paesaggio ad appannaggio dell’industrializzazione indiscriminata degli anni settanta, che creò si lavoro, ma a breve termine e con risultati catastrofici in termini di inquinamento e consequenzialmente, aumento esponenziale di tumori e perdite di vite. L’Italia può individuare un modello di sviluppo e qualità della vita che l’hanno fatta grande e può essere protagonista per un’Europa migliore. Il futuro è considerato una minaccia e abbiamo buoni motivi per essere preoccupati. Il futuro sembra una minaccia, ma l’Italia può tornare ad abitare il futuro. L’Italia deve migliorare su questo: litigare in casa su tutto, campagne elettorali e così via perché è il sale della democrazia, ma poi bisogna riscoprire la bellezza di essere l’Italia”. Ha dichiarato il premier, aggiungendo che l’italia può svolgere un ruolo fondamentale per la ricerca in Europa. Il presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca ha aggiunto: ” Con Tigem riconquistiamo una posizione di avanguardia nella genetica. Abbiamo molti problemi in Campania ma una grandissima ricchezza: il capitale umano. Tigem ha una logica di mercato e di meritocrazia. La Campania finanzierà, senza limiti di risorse, progetti di spessore e di ampio respiro. Abbiamo deciso di darci un asse prioritaria nella ricerca e riguarda l’area genetica delle malattie rare e quella della ricerca sul cancro. E intendo affidare il coordinamento della ricerca alla Federico II”
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