REZNI CERCA DI RIMANDARE IL REFERENDUM A NOVEMBRE
È sempre più vicina la data del referendum sulla riforma costituzionale.
L’idea del nostro premier è quella di un dialogo anche con le opposizioni sulla riforma e ha programmato la data del voto a fine novembre e non a inizio ottobre come si era deciso.
I motivi di questo cambio di rotta, sono dovuti a diversi problemi.
Prima di tutto, riguarda i sondaggi, nelle ultime settimane hanno visto un netto vantaggio del “No”. Al pensiero di una sconfitta una possibile al voto Renzi, ha correlato al risultato del voto, il suo futuro da Premier.
Sta pensando a una soluzione perché ha fatto molte battaglie in queste settimane su questo referendum e nel caso dovesse perdere allora non ci sarebbero più motivi che rimanga a Palazzo Chigi.
Facendo queste constatazioni si spiega,il motivo di questo rinvio del referendum a novembre, Renzi a tutto il tempo di far approvare leggi importanti,come la legge di stabilità almeno in una delle due camere del Parlamento. Continuando così, avrebbe un vantaggio notevole nei confronti della finanziaria per i bonus elettorali che gli saranno sicuramente utili.
Il premier quindi sembra aver trovato un modo per rimanere ancora Premier e poi provare ad avere supporto da Mattarella per le nuove elezioni previste nel 2017 per giocarsi l’atto finale della vita della sua carriera politica.
LA RABBIA DELLE OPPOSIZIONI NONOSTANTE IL PROMESSO DIALOGO
Con tutto questo scontro ovviamente l’indignazione si è fatta sentire dal centrodestra, coinvolto impegnato nella battaglia referendaria in prima persona,così caso con la caduta del governo avrebbero già pronta una colazione da sottoporre agli italiani.
Interviene Roma il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta che parla di “strategia” per non ammettere una possibile sconfitta,anche la Lega Nord si fa sentire con Calderoli, il quale dice: “Renzi cerca di gettare fumo negli occhi degli italiani perché sa già che questa partita lo manderà a casa”. Quindi ci saranno scontri ancora prima di quel fatidico referendum che darà la possibilità di scegliere tra il Sì e il No che caccerebbero Renzi da Palazzo Chigi.
Si presentano all’appello il Movimento 5 Stelle che riconosce come questa,sia un opportunità ghiotta per loro è avrebbero la possibilità per la prima volta di governare il paese oltre che città di tutto rispetto come Torino e Roma. Inutile per ora sono fare pronostici o scongiuri perché c’è ancora tutto in ballo, e il PD rischia seriamente di prendere una sonora batosta dopo i deludenti risultati delle amministrative che gli hanno permesso solo di vincere nelle città,dove la vittoria era scontata, mentre in comuni importanti come Roma e Torino hanno subito delle sconfitte che si ricorderanno per un po’ di tempo.
REFERENDUM COSTITUZIONALE L’ULTIMA SPIAGGIA
Il Referendum sulla Costituzione si può definire l’ultima “spiaggia” per il governo Renzi che sembra in ottica di sondaggi di aver perso molto,rispetto alle elezioni europee di due anni fa quindi questo voto sarà decisivo per stabilire se rimanere al governo oppure lasciare a qualcun altro il duro compito di risollevare il paese.