Sono passati vent’anni dal giorno in cui Alfredo Ormando, poeta siciliano, uomo cattolico e omosessuale, si diede fuoco in Piazza San Pietro.
Figlio di contadini senza alcuna istruzione, la sua sessualità non venne mai accettata né dai suoi familiari né nel contesto sociale bigotto nel quale viveva.
Ormando era un uomo colto quanto esausto. Nei giorni prima del compimento di questo gesto disperato infatti, lasciò delle lettere di testimonianza e di denuncia ai posteri contro le ingiustizie che vengono inflitte agli omosessuali in questo Paese
Penseranno che sia un pazzo perché ho deciso Piazza San Pietro per darmi fuoco, mentre potevo farlo anche a Palermo. Spero che capiranno il messaggio che voglio dare: è una forma di protesta contro la Chiesa, che demonizza l’omosessualità, demonizzando nel contempo la natura, perché l’omosessualità è sua figlia
Poco tempo prima, Alfredo Ormando provò a sfogarsi anche con il fratello
Non hai idea di come ci si sente quando si è trattati in questo modo; non si riesce mai ad abituarsi ad accettarlo, perché è la nostra dignità che viene brutalmente vilipesa. Anche il marito di “E” (una sua sorella, nda) e suo figlio si sono vergognati in pubblico di me, anche quella santa donna di tua suocera si è permessa di deridere la mia omosessualità. Forse non ti è noto l’odio caino di nostro fratello “E” nei miei confronti? Fino a giungere a dire di fronte ad un estraneo (tu eri presente): “Se potessi ucciderlo con le mie mani lo farei”. Non voglio rifare queste bruttissime esperienze, so che si ripeteranno sempre fino a quando sarò vecchio e prossimo alla morte. Non permetterò più che si continui ad umiliarmi: non lo potrei più sopportare.
In seguito al suo tentativo di suicidio, fu soccorso e portato in ospedale ma non riprese più coscienza e morì dopo undici giorni di agonia.
La giornata del 13 Gennaio è stata ribattezzata come la giornata mondiale per il dialogo tra religioni e omosessualità in suo onore.
Il rapporto tra cattolicesimo ed omosessualità però è proseguito per altri decenni (anzi, possiamo dire prosegue tutt’ora) tra pregiudizi, ignoranze e rifiuti. Ancora oggi i dibattiti, ad esempio sui diritti civili ,la creazione di una famiglia, il matrimonio e via discorrendo, trovano ostilità da parte della Chiesa.