In Molise, un importante passo avanti nella lotta contro le discriminazioni: il Consiglio regionale ha votato all’unanimità una mozione contro l’omofobia, con l’obiettivo di prevenire e contrastare l’omofobia e la transfobia. L’iniziativa, sostenuta da diverse forze politiche e associazioni locali, punta a costruire una società più inclusiva, partendo da azioni concrete in ambito educativo, lavorativo e sociale.
La mozione contro l’omofobia: il Molise per l’inclusione e contro le discriminazioni
Il Consiglio regionale del Molise ha approvato all’unanimità una mozione contro l’omofobia, promossa dal Movimento 5 Stelle, che ha l’obiettivo di combattere l’omofobia e la transfobia. Questo impegno trasversale tra le forze politiche rappresenta un segnale importante per una regione che vuole combattere le discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere.
Educazione e prevenzione al centro dell’azione
La mozione contro l’omofobia mira a promuovere politiche culturali, educative e sociali, oltre a percorsi formativi e informativi destinati a scuole, docenti, studenti e genitori. L’obiettivo è prevenire e contrastare episodi di bullismo e discriminazione, promuovendo al contempo una maggiore consapevolezza e rispetto per le diversità.
La mozione contro l’omofobia approvata dalla Regione Molise è un passo fondamentale di una lunga storia di battaglie e obiettivi per i quali la Giunta si è già battuta: nel 2021 infatti, il Comune di Campobasso ha inaugurato il centro “Molise LGBT”, proprio per dimostrare l’impegno a livello regionale nella lotta contro le discriminazioni.
Sabrina Del Pozzo, segretaria confederale della Cgil Molise, ha sottolineato l’importanza di un approccio sistematico, che deve essere fatto sopratutto nelle scuole. Sono queste un punto di riferimento e crescita per la società e devono rimanere aperte al dialogo e ad una sana formazione, sin dalla tenera età, che escluda ogni forma di odio e discriminazione.
Il ruolo delle istituzioni e della società civile
L’approvazione della mozione contro l’omofobia coinvolge direttamente la Giunta regionale e il Presidente Francesco Roberti, chiamati a sviluppare un piano d’azione contro le discriminazioni.
L’impegno è rafforzato da associazioni come Arcigay Molise, che monitorano il rispetto degli impegni assunti e promuovono iniziative sul territorio, come il centro “Molise LGBT” e il Molise Pride, l’evento annuale che rivendica i diritti delle libere soggettività, oltre il paradigma eteronormativo.
Il Pride di quest’anno, che si terrà a Termoli, ricorderà anche la storia delle persone omosessuali confinate sull’isola di San Domino.
Un risultato raro nella politica italiana
La mozione contro l’omofobia è frutto di una sintesi politica tra forze di sinistra e centrodestra, un evento raro in Italia, specialmente su temi legati ai diritti LGBTQIA+. Giusi Di Lalla, Presidente della Commissione Pari Opportunità, ha espresso soddisfazione per l’approvazione unanime, sottolineando l’importanza di lavorare insieme per affermare i principi di parità e contrastare ogni forma di discriminazione.
Un impegno che si estende oltre i confini regionali
Il Molise si unisce a una decina di altre regioni italiane che hanno adottato misure contro l’omofobia e la transfobia. Tuttavia, il percorso per rendere efficaci queste leggi non è sempre lineare.
Esperienze virtuose, come quelle di Toscana, Campania ed Emilia-Romagna, mostrano come un approccio integrato possa fare la differenza, mentre altre regioni, come Liguria e Marche, hanno visto iniziative promettenti arenarsi per mancanza di fondi o volontà politica.
Il valore simbolico e pratico dell’approvazione
La mozione contro l’omofobia, di iniziativa e approvazione molisana, rappresenta non solo un atto simbolico, ma anche una base concreta per interventi futuri. Sabrina Del Pozzo ha evidenziato come discriminazioni e violenze si manifestino sia nei luoghi pubblici sia sul lavoro, e come sia necessario un approccio olistico che integri diritti civili, lavoro e salute.
Partecipare al Molise Pride, ha concluso, significa difendere non solo i diritti delle persone LGBTQIA+, ma anche i valori di libertà e democrazia per tutta la società.