Boris Johnson sul referendum in Scozia: “Sì, ma tra 40 anni”.
Boris Johnson è arrivato in Scozia nella giornata di ieri. Il Primo Ministro si è recato presso il campus del Queen Elizabeth University Hospital di Glasgow, al Lighthouse Laboratory dove elaborano test per il vaccino contro il Covid-19. Lo scopo della visita, ha specificato il portavoce di Johnson, era di mostrare solidarietà ai vicini di Londra. “Dobbiamo combattere questa pandemia e tornare più forti insieme, piuttosto che discutere sulla costituzione” ha ribadito Boris ai microfoni. Una visita “to save the Union” direbbero a Downing Street. Tuttavia, non sono mancate le critiche della popolazione scozzese, comprese quelle del Primo Ministro Nicola Sturgeon. Gran parte dei cittadini hanno visto il gesto di Boris non rispettoso, viste le rigide misure che vietano gli spostamenti, ma soprattutto non necessario.
Elezioni di maggio. La Scozia punta ad un secondo referendum.
In vista della tornata di elezioni amministrative di maggio, il Primo Ministro inglese ha ribadito la sua netta opposizione all’ipotesi di un secondo referendum, dopo quello tenutosi nel 2014 per l’indipendenza della Scozia. Di recente, Nicola Sturgeon aveva dichiarato di voler tornare presto con l’Unione Europea. Infatti, dopo la Brexit ed a seguito dell’emergenza sanitaria, i sondaggi in Scozia fannoregistrare la prevalenza degli indipendentisti e, stando alle previsioni, il 58% degli scozzesi ora sostiene una rottura con il Regno Unito ed il ritorno nell’Unione Europea. In occasione della Brexit, addirittura il 62% degli scozzesi si erano detti contrari. Da quando Johnson è stato eletto, lo Scottish National Party (Snp) della Sturgeon ha visto aumentare a dismisura il proprio consenso.
Adesso BoJo rischia di perdere anche la Scozia.
Downing Street obbietta agli indipendentisti che, di fronte ad una emergenza sanitaria, non bisogna occuparsi di altre questioni senza un vero piano. Ad ogni modo, l’Snp prosegue dritto per la sua strada insieme agli altri piccoli partiti che lo appoggiano come il partito dei Verdi. Domenica 24, Nicola Sturgeon ha infatti annunciato una roadmap in 11 punti per il nuovo referendum sull’indipendenza scozzese. La Sturgeon vuole portare avanti la questione fino alle elezioni di maggio e afferma che “L’indipendenza scozzese a fronte dei futuri risultati delle elezioni non potrà essere ostacolata dal governo britannico”. Senz’altro, in questo clima acceso, la visita di Boris avrebbe dovuto frenare le tensioni post-Brexit e contenere le lacerazioni del Regno Unito di fronte alla lotta contro il Covid-19. Ma le elezioni sono vicine ed i consensi vedono in testa il partito del Snp, cosi come la volontà di un nuovo referendum. Insomma, il divorzio tra Londra ed Edimburgo sembra sempre più probabile e questa volta Boris Johnson rischia di perdere la partita.
Valerio Caccavale
Dove hai reperito i dati in percentuale? È possibile avere la fonte?