Reddito di base universale, tra progetti pilota e realtà: un aiuto contro la povertà?

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Povertà

Il livello di povertà delineato in Italia negli ultimi mesi fotografa un continuo rialzo, seppur graduale. Stiamo parlando di 3 milioni di famiglie in condizioni di indigenza, pari a 10 milioni di italiani. E il dato non può che essere preoccupante se consideriamo i mesi futuri che ci attendono, con il caro bollette che travolgerà privati e imprese, il rincaro della benzina, tasse in crescita e l’aumento del costo di beni primari e non solo.

A ciò va aggiunta anche l’incognita del lavoro, per alcuni inesistente e per altri precario.

Come si può dunque auspicare in una reale ripresa economica a fronte di queste condizioni? Su cosa il Governo nascente dovrà maggiormente concentrarsi?

Da tempo viene affrontato, a livello europeo, il tema del ‘reddito di base universale ‘ , come possibile soluzione alla povertà. Allo stato attuale però non può dirsi applicato in maniera concreta, se non sottoforma di progetti pilota, volti a testare la reale efficacia di una tale iniziativa.

Vediamo dunque in cosa consiste e quale sarebbe lo scopo sotteso a questa forma di sostegno economico.

Una petizione per adottare il reddito di base universale

Era il 15 maggio 2020 quando è stata avviata una petizione europea, su iniziativa di cittadini europei, per richiedere l’adozione in tutto il territorio della UE del reddito di base universale o ‘reddito di base incondizionato’ . L’obiettivo, per poter avviare la procedura di adozione, era quello di raggiungere un milione di firme da parte dei residenti di almeno un quarto degli stati membri.

La petizione si è conclusa il 25 giugno 2022 e, nonostante l’elevato numero di sottoscrizioni, non è stata raggiunta la soglia sperata. Solo in Italia si sono registrate più di 62 mila firme, a dimostrazione del fatto che il tema è sicuramente molto sentito, sebbene molto meno a livello politico.

Se fosse stato raggiunto il traguardo indicato, una volta convalidate le firme, la Commissione Europea avrebbe potuto dare vita ad un disegno legislativo. Ma così non sarà, e non possiamo dire ad oggi se mai riuscirà a prendere forma il reddito di base universale.

Progetti pilota: un aiuto per contrastare la povertà

L’idea di fondo attorno a questo mezzo di sostentamento consiste nel garantire a tutti i cittadini indistintamente una vita dignitosa, eliminando ogni disparità sociale. Lo scopo lo si legge infatti nell’oggetto della citata petizione:

assicurare a ciascuno la sussistenza e la possibilità di partecipare alla società nel quadro della sua politica economica, e (…) sostenere regimi di previdenza sociale efficienti, sostenibili ed equi per garantire un reddito di base al fine di combattere le disuguaglianze.

Attorno a questa idea, per continuare a sensibilizzare e smuovere i vari esecutivi, sono nati progetti pilota, per provare a sperimentare sul campo l’impatto sulla vita economica e sociale dei beneficiari.

Pensiamo, ad esempio, a ‘Ubi4all‘ , una piattaforma online che, una volta raggiunti 9.600 euro tramite campagne di crowdfunding, apre una sorta di lotteria a cui può partecipare chiunque voglia aderirvi. Una volta chiusa viene estratto un fortunato che avrà diritto al reddito incondizionato di 800 euro al mese per un anno.

Ma non è l’unica iniziativa. Ancora più recente è il progetto partito in Irlanda a fine settembre, che garantisce 325 euro a settimana (per un totale di 1.300 euro mensili) per tre anni ad alcune categorie di lavoratori, vale a dire artisti e chiunque lavori nel settore dell’arte.

Famoso è poi infine il progetto del Galles, attraverso il quale vengono erogati 1.700 euro al mese a tutti i ragazzi che lasciano la casa dei genitori.

Quando diventerà realtà?

Non esistono ad oggi progetti normativi che portino nella direzione di una concreta realizzazione del reddito di base universale, nonostante trovi il favore di molti economisti.

Una tale soluzione però potrebbe rendersi davvero necessaria a fronte di una sempre maggiore crescita delle difficoltà economiche delle famiglie.

                                                        Sabrina Maestri

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