Ogni prodotto può avere una versione ‘luxury‘. Perché non anche i film?. Fred Rosen, tycoon che deve gran parte della sua celebrità al colosso americano di vendita di biglietti Ticketmaster, ha lanciato assieme all’amico Dan Fellman quello che il New York Times ha già battezzato come il “Netflix per l’1 per cento della popolazione”: cioè per super ricchi. Red Carpet Home Cinema è una piattaforma che permette di vedere un film appena uscito nelle sale comodamente seduti sul divano di casa. Milionari, giganti di Wall Street, oligarchi russi, principi sauditi pagheranno oro per accedere a pellicole ancora freschissime.
Quanto costa
Oggi, affittare un film su Red Carpet Home Cinema costa dai 1500 ai 3mila dollari. La società ha già stretto accordi con i big della produzione cinematografica: Warner Bros, Paramount, Lionsgate, Annapurna, 20th Century Fox e Fox Searchlight, per un totale di 40 film l’anno, inclusi, ad esempio, “Aquaman” and “A star is born”. Per il momento il servizio è attivo solo a New York e Los Angeles.
Come funziona
Il servizio di lusso funziona un po’ come un club privato. Esiste un rigoroso sistema di accesso: per poter partecipare, è necessario avere una carta di credito con un limite di almeno 50mila dollari. Chi diventa cliente deve acquistare un piccolo dispositivo da 15mila dollari che si connette a un sistema home theater caricato con elevatissimi sistemi di controllo contro la pirateria. I prezzi per gli affitti sono stabiliti dalle case di produzione che aderiscono, con commissioni più alte per film di successo, come “Shazam!”, e costi più bassi per film come “The shape of water”. Ogni noleggio consente due visualizzazioni in un periodo di 36 ore.
Gli utenti
Quanto potrebbe diventare grande Red Carpet? Circa 46mila americani hanno un reddito annuo di oltre 2 milioni di dollari, secondo i dati 2017 dell’Amministrazione per la Sicurezza sociale. Rosen ha minimizzato sostenendo di non essere particolarmente interessato ai numeri: “Non stiamo nemmeno cercando 10mila persone”. Con meno di 4mila clienti, Red Carpet potrebbe già avere 300 milioni di dollari di entrate annuali. “Magari avremo 400 case a New York e Los Angeles. Forse 100 in ognuna delle 30 maggiori città degli Stati Uniti”, ma le celebrità di Hollywood già da tempo hanno la possibilità di vedere film di prima visione nelle loro case, gratis: gli studi consentono a un numero limitato di star di “prendere in prestito” copie di nuovi film.
Il fallimento di Screening Room
Un paio di anni fa ci fu un esperimento simile, Screening Room, finanziato tra gli altri da Sean Parker, creatore di Napster e tra i primi finanziatori di Facebook: un fallimento totale, perché le case di produzione lo boicottarono in tutti i modi. Qui, invece, sono loro a decidere il prezzo del noleggio. Secondo le stime di Rosen e Fellman le major made in Usa incasserebbero tra i 25 e i 50 milioni di dollari l’anno. Tutti contenti, insomma.
Mercato del lusso in crescita
Red Carpet arriverà anche da noi? Chissà. Certo è che il settore del lusso cresce, a ritmi esponenziali, in tutto il mondo. E lo fa soprattutto tra la classe media. Il mercato globale è cresciuto nel 2018 del 5%, a tassi di cambio costanti, per un valore stimato di circa 1.200 miliardi di euro, con una performance complessivamente positiva in tutti i segmenti. A trainare la crescita sono ancora i consumatori cinesi. La loro quota di spesa globale ha continuato a crescere (33% della spesa globale per il lusso, rispetto al 32% del 2017), e la quota di consumi nella stessa Cina è salita ancora al 9%, dall’8% nel 2017. Gli acquisti di lusso in Giappone sono invece in leggero rallentamento.
Luxury in Europa
In Europa, secondo quanto riportato da uno studio finanziato da ECCIA (European Cultural and Creative Industries Alliance), organizzazione che riunisce le maggiori realtà del settore luxury di Italia, Spagna, Francia, Regno Unito e Germania, il mercato dei prodotti di alta gamma vale 440 miliardi di euro: il 3% del Pil Ue. Le stime danno il settore in crescita in tutti i paesi dell’Unione Europea, con trend di lungo periodo che oscilleranno intorno al 10% annuo. Secondo le proiezioni, nel 2020 l’industria del lusso dovrebbe sfiorare un fatturato complessivo di 900 miliardi di euro l’anno e dare lavoro a più di 2,2 milioni di persone. Luxury, dunque, sempre più pop. Forse anche al cinema.
Miriam Carraretto