Il razzismo in Germania cresce portando con sé numerose aggressioni a cittadini immigrati, aumentate vertiginosamente nell’anno del lockdown
Il report della commissione europea
Negli ultimi anni l’Europa sta conoscendo una preoccupante ondata di razzismo di ritorno, coadiuvato da leader e gruppi sovranisti. In Germania, in particolare, sale il numero delle aggressioni da parte di gruppi neonazisti a immigrati; e le cose non sono affatto migliorate con il lockdown.
Lo scorso anno, nonostante la pandemia e l’obbligo di rimanere in casa, si sono registrate 1600 aggressioni a immigrati; molte di più rispetto all’anno precedente.
Nel conteggio rientrano: insulti, danni alla proprietà e violenze fisiche. Un’escalation preoccupante portata alla luce dai dati raccolti dal Ministero dell’Interno e diffuse dalla Deutsche Presse-Agentur.
Statisticamente significa che i neonazi attaccano ogni giorno tra i quattro e i cinque rifugiati. Questi numeri mostrano chiaramente quanto è consolidata la violenza di estrema destra in Germania.
(Linke Ulla Jelpke)
In realtà il crescente razzismo in Germania è oggetto di studi da parte della Commissione Europea da circa sei anni, con monitoraggi e indagini a tappeto per tutto il territorio. Dal report emergono dati preoccupanti, soprattutto se si tiene conto del fatto che non tutte le violenze vengono denunciate, per paura di peggiori ripercussioni.
Il rapporto della Commissione Europea contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) è stato pubblicato il 17 marzo 2020 a Strasburgo e riporta una fotografia preoccupante della Germania contemporanea. Il problema del razzismo in Germania, della crescente islamofobia e simpatie per la destra estrema, non tocca solo i civili ma anche la polizia. La preoccupazione è evidente, considerando anche il fatto che molti Deputati e la stessa Cancelliera Merkel, hanno speso parole contro i reati di odio che vanno consumandosi numerosi.
Neonazisti nell’esercito
Denunciate i colleghi estremisti, non è un tradimento, non è una diffamazione, ma esattamente il contrario
(Frank-Walter Steinmeier)
A preoccupare ulteriormente è la pericolosa deriva che si sta registrando in seno alle forze dell’ordine. Nel 2020 si sono contati 477 casi di estremismo di destra all’interno del Bundeswehr, l’esercito tedesco, secondo gli ultimi dati raccolti dal Centro di spionaggio militare (Mad). Tra i casi rilevati, 31 sembrano appartenere al Reichburger (cittadini del Reich), gruppo neonazista che non riconosce l’autorità statale. Un numero in netto aumento se si considera che l’anno precedente si contavano 16 affiliati.
Servono più istruzione, sanzioni e prevenzione, in modo coerente, costante e rapido. E’ un compito permanente per l’intera società e la Bundeswehr
(Eva Högl)
Eva Högl, Commissario Parlamentare per le Forze Armate tedesche, ha chiesto un’indagine più approfondita su possibili membri di estrema destra all’interno all’unità di élite del Comando Forze Speciali (Ksk). Alcune unità del Kommando Spezialkräfte sono già state smantellate lo scorso anno con l’accusa di estremismo di destra e nazismo. A prendere la decisione la Ministra della Difesa, Annegret Kramp-Karrenbauer, conservatrice, a capo dell’Unione Cristiano-democratica di Germania.
Chi lavora per il Ksk ha capacità uniche ed è in grado di svolgere operazioni altamente specializzate. Più di altri soldati della Bundeswehr deve impegnarsi per la nostra costituzione e per l’ordine democratico e liberale. Non possiamo tollerare compromessi
(Annegret Kramp-Karrenbauer)
Alloggi “speciali” per i migranti
Il problema del razzismo in Germania presenta diverse sfaccettature e si fa sentire in tutti i ranghi della società. A conferma di ciò, l’assurda richiesta da parte dei partiti di estrema destra di creare degli alloggi comunitari “speciali” per i migranti. Il partito Alterative für Deutschland (AfD) ha presentato, quattro mesi fa, un progetto di legge secondo cui “coloro fra i profughi dei quali possa essere presunto sulla base del comportamento individuale un disturbo dell’ordine pubblico vengano portati in alloggiamenti comunitari speciali”. Speciali, vale a dire lontani dai centri abitati e con misure di sicurezza che non permettano l’allontanamento dei residenti. Insomma, un vero e proprio ghetto in cui rinchiudere delle persone su basi del tutto arbitrarie. Un piano insensato e pericoloso, che riesce a violare su più punti i fondamentali diritti umani.
La proposta è stata presentata a febbraio al Parlamento statale di Erfurt, capitale della Turingia, ma fortunatamente tutti gli altri gruppi parlamentari l’hanno rigettata in modo compatto.
Suprematismo bianco e terrorismo
A completare il quadro di questa ondata di razzismo in Germania un altro rapporto, stilato dall’intelligence tedesca, che lancia l’allarme di possibile terrorismo a seguito della diffusione di suprematisti bianchi. Abbiamo sentito parlare di questi gruppi già in America, soprattutto dopo le proteste dei movimenti BLM, ma stanno prendendo piede anche su suolo europeo. Ad agosto 2020, a Berlino, le autorità hanno rafforzato le misure di sicurezza attorno al Parlamento, in concomitanza con manifestazioni di estrema destra. Molti di questi gruppi portano slogan razziali già visti durante le manifestazioni filotrumpiane negli USA.
L’assalto a Capitol Hill ha fatto aumentare il timore di tentativi simili anche su suolo europeo. A sollevare l’attenzione in Germania su queste tematiche è il capo dell’Ente per la Sicurezza della Turingia Stephan Kramer, che da tempo tiene d’occhio l’espansione di questi gruppi estremisti.
Gli estremisti dell’ultra destra, i negazionisti Covid e i neo-nazisti sono sempre più attivi
(Stephan Kramer)
Un ulteriore studio del Ministero degli Esteri parla esplicitamente di “un nuovo movimento transnazionale di estrema destra, senza leadership ma con le stesse idee apocalittiche e violente”. Tale movimento si sta propagando da circa dieci anni, anche con l’aiuto dei social che ne aumentano e velocizzano la diffusione.
Con la pandemia la situazione è peggiorata poiché questi gruppi cavalcano il malcontento delle classi maggiormente colpite dalle misure di restrizione.
La Germania, comunque, non sembra intenzionata a prendere la questione sottogamba. La crescente minaccia di violenze connesse a gruppi razzisti e suprematisti viene vista al pari del terrorismo e, dunque, monitorata con attenzione. Si tratta di un modo d’agire importante, che lancia un messaggio ben preciso nella lotta a questi movimenti. Gruppi neonazisti, negazionisti e violenti, che professano idee di supremazia bianca, antisemitismo e razzismo, non possono essere più ignorati né tollerati come, invece, succede altrove.
Marianna Nusca