Raoul Bova volontario della Croce Rossa nella lotta contro il coronavirus

Da sempre impegnato nel sociale, Raoul Bova non è certo rimasto con le mani in mano durante l’emergenza coronavirus. Per dare il suo contributo in un momento così difficile ha scelto di confermare il suo impegno come volontario della Croce Rossa e distribuire pasti caldi ai più bisognosi


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Quello in foto lo riconoscete tutti, è l’attore romano Raoul Bova, 48 anni. Ma, prima ancora di esser un attore, da una vita è volontario e ambasciatore della Croce Rossa.

Dal primo minuto di quest’emergenza senza fine, quest’uomo è impegnato letteralmente in prima linea per fronteggiare il Covid e le sue devastanti conseguenze sociali.

Pochi giorni fa ha messo la sua masseria a Fasano, in Puglia, a disposizione di medici e volontari per accogliere eventuali pazienti Covid. “Se serve, è aperta” ha detto.

Ma non si è fermato qui, e la notte, tutte le volte che può, insieme alla compagna e madre dei suoi figli Rocio Munoz Moralez, indossa guanti, mascherina e la divisa della Croce rossa e scende in strada, a Roma, lungo il Tevere, per distribuire pasti caldi, scarpe, coperte, vestiti e ogni bene primario ai senzatetto, in questo momento di isolamento e solitudine estrema.

In realtà Raoul e Rocio volontariato lo fanno da sempre, in silenzio, restituendo una piccola parte di quello che la vita e il successo ha dato loro a chi ne ha avuto meno.
Ma in questi giorni è diventata una missione.
I fatti, le azioni, mentre altri non hanno nemmeno la decenza di tacere.

Ecco, questa è la bellezza.

 

Lorenzo Tosa


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