Zero per Mille, la manifestazione pacifica di solidarietà di medici e giornalisti a sostegno dei colleghi arrestati dopo l’articolo sulla morte di Raman Bondarenko.
Nasce in Bielorussia il movimento Zero per Mille, una manifestazione di protesta pacifica organizzata dal personale dell’ospedale di Minsk per potestare contro l’arresto di Artem Soroki e di Katerina Borisevich, accusati di aver divulgato informazioni mediche su Raman Bondarenko.
Il giovane è l’ultima vittima del regime bielorusso, il 31enne era un artista arrestato nel corso di una manifestazione contro i brogli del presidente Lukashenko e del governo. Raman è stato tratto in arresto, portato in un vicolo e malmenato con un manganello prima di essere trasportato in centrale. Il ragazzo lascerà il commissariato di polizia in ambulanza e sarà trasportato in ospedale, dove troverà la morte il 12 novembre.
Morte Raman Bondarenko, pareri contrastanti
La ricostruzione della morte di Raman Bondarenko ha pareri contrastanti, che vedono in posizioni opposte il governo di Lukashenko e i suo oppositori, quest’ultimi fortemente convinti che a procurare la morte del 31enne sia stata la polizia.
Ales Bialiatski, capo del centro per i diritti umani Viasna, ha dichiarato che Bondarenko è stato arrestato da agenti in borghese e picchiato brutalmente. Proprio le ferite alla testa riportate a seguito dell’aggressione avrebbero portato alla morte di Raman. Stando alla Commissione d’inchiesta governativa, invece, l’attivista sarebbe morto a seguito di una lite con altri civili, avvenuta in stato di ebrezza.
Artem Sorokin e Katerina Borisevich, il caro prezzo della verità
La giornalista Katerina Borisevich ha seguito la strada della verità scrivendo un articolo scrupoloso di dettagli, ricco di fonti mediche ufficiali, seppur anonime, pubblicato sul portale Tut.by. Stando alle testimonianze il livello di alcol nel sangue di Bondarenko era pari a zero, come dimostrato anche da alcune immagini riprese dalle cartelle cliniche dell’attivista.
L’ufficio del procuratore dopo un’accurata indagine ha scovato la fonte ufficiale della giornalista, scoprendo che si è trattato di Atem Sorokin, un anestesista accusato di aver violato il segreto di riservatezza imposto ai medici e di aver fornito informazioni incomplete. Stando all’ufficio del procuratore i due, attraverso le loro azioni, avrebbero intensificato le tensioni sociali aumentando la sfiducia nei confronti del governo.
Zero per Mille, la potenza delle immagini
Per sostenere l’anestesista e la giornalista è nato il movimento Zero per Mille, dove ‘0’ sta per il tasso alcolemico di Raman Bondarenko e ‘1000’ come il numero di attivisti tratti in arresto.
Martedì 25 novembre gli operatori sanitari dell’ospedale di emergenza di Minsk, hanno intrapreso una protesta pacifica a sostegno del collega Artem Sorokin. Riversatisi nei corridoi, hanno voltato la faccia al muro e posato le mani sopra la testa, la posizione in cui i manifestati sono stati costretti a stare durante gli arresti. Il personale ha poi issato sopra la testa dei cartelli con la scritta ‘0’.
Nello stesso giorno, i giornalisti della redazione di Tut.by hanno intrapreso la medesima protesta, alla quale hanno preso parte numerose altre persone, tra cui i residenti dei micro-distretti di Grushevka, Kunetsevshchina e Uruchcha a Minsk, nonché i residenti dei complessi residenziali di Kaskad, Mayak Minska e Megapolis.
Emanuela Ceccarelli