I Ragni della famiglia dei Salticidi!

I Ragni in un discorso ampio sono Aracnidi (come ad esempio gli Scorpioni). Invece, negli Aracnidi, essi rappresentano l’ordine degli Araneae. Una delle famiglie più importanti di ragni è quella dei Salticidi, tra l’altro questa famiglia è anche quella che include il maggior numero di specie.

Specie presenti in tutto il mondo e gli esemplari di alcune specie si sono ormai adattati benissimo a vivere anche nell’ambiente cittadino.
Nonostante le ridottissime dimensioni (caratteristica che li fa passare spesso inosservati) essi sono dei predatori micidiali, perlopiù per piccole mosche e farfalline che inconsapevoli si fermano a riposare.

Vi sono tuttavia specie di Salticidi che rigorosamente han deciso di intraprendere una vita selvaggia, vivendo sia su rocce che alberi ed avendo sicuramente più predatori (oltre che prede) rispetto ai ragni adattatisi alla città.

Ma perché questi ragni si chiamano Salticidi? Ebbene essi spiccano dei salti anche 40 o addirittura più di 70 volte loro stessi, ed inoltre, gran parte della sopravvivenza del singolo individuo, sembrerebbe ruotare intorno alla sua capacità di saltare.

Ma cosa permette loro di eseguire tali salti (impossibili per un essere umano)? Ci sta chi pensa che a consentirgli tali performance atletiche sia un sistema idraulico. Si tratterebbe di un sistema che sfrutta comunque i muscoli dell’animale, muscoli che spingerebbero l’emolinfa (il “sangue” in breve) dell’aracnide comprimendola all’interno delle sue sue zampe e dandogli così la spinta e l’energia per saltare.
Le zampe sarebbero dotate di muscoli flessori ma non di quelli estensori sostituiti dal sistema. Per concludere il discorso salto: prima di balzi impegnativi, sovente, i Salticidi usano ancorarsi attraverso un filo di seta al punto di partenza, in modo da poter tornare sui loro passi in caso il loro istinto si sbagli.

A questo punto, perché non parlare dei particolari occhi che li differenziano dagli altri tipi di ragni? I Salticidi sono dotati d’otto occhi: quattro occhi frontali e altrettanti al centro della loro fronte, i primi decisamente sviluppati mentre i secondi ancora di più. Possono godere di un ampio raggio visivo vedendo addirittura a mezzo metro di distanza e vedendo anche alle loro spalle quasi fino a 360 gradi. Tali capacità sono presenti per il loro modo di vivere e cacciare, sono infatti animali maggiormente diurni e devono calcolare bene le distanze dato che cacciano balzando sulle prede.

Alcune specie di Salticidi mostrano forti differenze tra i membri di sesso diverso e molto spesso ad avere parti più appariscenti sono i maschi (come le due zampe pelose del Saitis barbipes, del maschio della specie stessa).

I Salticidi generalmente non fabbricano la tela in quanto non rientra nella loro modalità di caccia. Però capita che ne facciano per proteggersi nei periodi della muta e per proteggere i piccoli nelle prime fasi della loro nuova vita.

Fonte: Wikipedia.org
Esemplare maschio di menemerus semilimbatus Fonte: Wikipedia.org

Quando spaventati, per esempio dalla nostra umana imponente (per loro) mole, questi piccoli animali tendono a spostarsi in modo velocissimo per dei tratti brevi, tra uno spostamento e l’altro immobilità. Tuttavia esemplari di alcune specie, come ad esempio i menemerus semilimbatus, possono presentarsi combattivi girandosi col capo verso di noi quasi a mo’ di sfida. Comportamento parecchio coraggioso considerando che in Italia le specie più grandi (come ad esempio la specie appena menzionata) raggiungono appena la lunghezza di un centimetro!

 

Fonte (assai più competente di me): Gioconatura – Gli acrobati del “regno dei ragni”

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