Un anno fa a Valenciennes l’Italia di Milena Bertolini ha esordito nei campionati del mondo dopo 20 anni.
Le ragazze mondiali sono scese in campo con determinazione, grinta, audacia, voglia di vedere riconosciuta la loro professionalità. In questi ultimi giorni, i vertici governativi stanno lavorando per riconoscere il professionismo al mondo del calcio in rosa. Tutto ha inizio un anno fa quando le ragazze mondiali sono scese in campo per continuare a giocare la partita più difficile e ardua. Appassionare tifosi e telespettatori non è stato solo l’intento di Sara Gama e compagne poiché ci conquistarono con la loro motivazione e la loro voglia di giocare a calcio.
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L’esordio delle ragazze mondiali contro l’Australia di Sam Kerr
Nel pomeriggio del 9 giugno le 11 ragazze di Milena Bertolini scendono in campo contro l’Australia , allora sesta in ranking FIFA. Una partita difficile contro una big. L’obiettivo delle nostre ragazze è semplice: farsi amare da 3 milioni di telespettatori. Dopo lo svantaggio del primo tempo, segnato proprio da Sam Kerr dal dischetto, saranno le due reti di Barbara Bonansea a conferire la vittoria alle ragazze mondiali. In questa partita le Azzurre hanno messo la giusta determinazione per farsi amare dai propri tifosi e iniziare ad intraprendere il percorso del professionismo. Un anno dopo, sforzi, sacrifici e quella voglia di giocare a calcio con semplicità stanno andando nella direzione giusta.
L’urlo di Barbara Bonansea come Marco Tardelli in Spagna ’82
Al minuto 94, Valentina Cernoia batte l’ultimo calcio d’angolo della partita e trova la testa di Barbara Bonansea, in arte BB11, che insacca la sfera beffando il portiere australiano. La calciatrice pinerolese urla di gioia nella partita più importante. Un urlo potente, gioioso e liberatorio, come fu quello di Marco Tardelli nella finale dei Mondiali del 1982 in Spagna. Sebbene le partite fossero una agli antipodi dell’altra, il gesto liberatorio compiuto da uno dei protagonisti è lo stesso. La vittoria della partita contro l’Australia ha permesso una vera e propria rinascita per il calcio femminile che è ripartito nel 2019 grazie all’ottimo posizionamento delle azzurre, uscite ai quarti di finale contro l’Olanda, sconfitta in finale dagli U.S.A di Megan Rapinoe. Ora, grazie anche a quellqa partita, si stanno trattando i dettagli per riconescere la Serie A femminile lega professionistica.
Luca Patrucco