Radio indipendenti, le risposte contro l’isolamento della quarantena

Le radio indipendenti raccontano l’interconnessione

Vivere in isolamento forzato non è facile. Stiamo scoprendo di essere fatti di reti sociali: nel momento in cui vengono recise, ci sentiamo precari e spaventati. Nonostante lo spaesamento e la sofferenza di questi giorni difficili, però, ci stiamo lentamente accorgendo di essere comunque privilegiati: gli strumenti di interconnessione sono molteplici e all’isolamento si può pensare una risposta. Le radio indipendenti sono tra questi. Dall’inizio della quarantena sono tantissime le iniziative ideate o potenziate per raccogliere voci ed esperienze, per intrattenere e per alleviare la paura e la solitudine.

Nate dall’isolamento: le nuove radio indipendenti

Radio Virus nasce da Macao, Nuovo Centro per le Arti, la Cultura e la Ricerca di Milano. “In onda, una rassegna di programmi trasmessi in diretta o registrati: musica, incontri, approfondimenti e tanti strumenti per affrontare la quarantena. Emergere dall’isolamento e scoprire la moltitudine“, racconta il sito, su cui è disponibile e ascoltabile tutto il palinsesto. Tra gli altri programmi, le testimonianze delle operatrici sanitarie a cura di Non Una Di Meno, un’intervista sul reddito di base universale di quarantena, e la lettura di due racconti ogni venerdì sera. Si può proporre un programma compilando il form sul sito.

radio indipendenti

Altra nuova nata durante l’isolamento è Radio Quarantenna: “è una radio nata sul web, pensata per fare compagnia a chiunque ne abbia voglia durante questi periodi tristi e cupi”, spiega la loro pagina Facebook. Il palinsesto è molto variegato e raccoglie programmi sportivi, culturali, musicali, interviste e rassegne stampa. “La cosa più bella non sono solo gli ascolti che aumentano ma le ragazze e i ragazzi che ci scrivono o ci chiamano per contribuire o lavorare al progetto“, raccontano ancora.

Canali già esistenti, palinsesti nuovi

Tra le radio indipendenti già presenti nella vasta costellazione FM o sul web, sicuramente un posto importante merita Radio Blackout 105.250. L’emittente libera torinese ha infatti studiato un programma a microfoni aperti per raccogliere voci e storie da Torino zona rossa. Inoltre, fino alla fine dell’emergenza, va in onda Resetclub All Night Long. Anche il venerdì notte in quarantena diventa sopportabile con “sei ore di musica elettronica in diretta per non lasciare la notte alla bobina, per rompere il silenzio, per rompere l’isolamento“.

Infine, su RadioOhm nasce Parole e suoni oltre l’isolamento: un programma di playlist e rubriche per sentirsi meno soli. “Noi di RadioOhm abbiamo sentito la responsabilità di costruire un “ponte” con tutti, che permetta alle nostre voci di entrare in contatto con le persone dentro le loro case. La tecnologia ce lo permette e allora abbiamo messo in moto la creatività e sollecitato chi dentro RadioOhm ci mette la testa e il cuore a proporre idee”, spiega l’emittente.

Raccontarsi e raccontare storie è da sempre per l’uomo un mezzo per tenersi in piedi e costruire collettività. Nell’elaborare una narrazione di questi momenti, allora, possiamo riscoprire la radio come mezzo di interconnessione tra voci ed esperienze. Contro isolamento e silenzio. Ma anche per ricordarci – adesso più che mai – che, dopo il dolore e la paura, il futuro si può immaginare solo collettivamente.

Aurora Saldi

 

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