Radical Hope: l’alba di un nuovo giorno. Possiamo ascoltare i sognatori? Possiamo osare chiedere l’impossibile?
Siamo sull’orlo di una catastrofe globale. Ancora una volta, rileggo le lettere di Radical Hope. In questi ultimi mesi non si parla che di pandemia da Covid-19, ma non possiamo non guardare oltre.
Secondo la Banca Mondiale nel 2050 vi saranno 140 milioni di migranti per motivi legati al cambiamento climatico: sarà un esodo drammatico, in cui è probabile che moltissimi moriranno senza lasciare traccia di sé. Migranti senza volto.
Le proiezioni non potrebbero essere più chiare e non si vede una soluzione nel breve o nel medio termine. Infatti, la minaccia del cambiamento climatico, con la sua sequela di impatti umani e ambientali, richiede grande lungimiranza e incisività.
Tuttavia, l’estrema miopia dei sovranisti, che si illudono di risolvere i problemi chiudendo i confini e respingendo i barconi, non fa altro che prepararci a una catastrofe, quando lo scontro tra una crescente xenofobia (tutta ideologica) e la realtà delle migrazioni di massa assumerà proporzioni ben maggiori rispetto a quelle attuali. Inutile ricordare che i “sacri confini della patria” sono del tutto fittizi: i confini non sono fenomeni naturali, esistono solo nella misura in cui gli uomini li considerano come tali.
Radical Hope: una raccolta di lettere preziose
Radical Hope: letters of love and dissent in dangerous times è una raccolta di lettere – agli antenati, ai bambini tra sette generazioni da oggi, agli estranei, a tutti coloro che si sentono stanchi e scoraggiati – scritte da premiati romanzieri, poeti, pensatori politici e attivisti, all’alba dell’elezione del Presidente Trump. Provocante e stimolante, Radical Hope offre ai lettori una visione multiforme dell’amore e del coraggio necessari per navigare in questo periodo di sconvolgimento, incertezza e paura.
Queste lettere racchiudono quei preziosi consigli che tutti noi vorremo ricevere da una persona cara. Del resto… “non c’è nessun amico più fedele di un libro”, diceva Hemingway.
Caro lettore, cara lettrice: impegnati. Sii un/a testimone. Non arrenderti, agisci con speranza per raggiungere un risultato concreto. Perché non sappiamo come finirà questa storia: molte cose possono ancora accadere. Questo è fondamentale.
Ma ricorda le parole di Audre Lorde: “Gli strumenti del padrone non smantelleranno mai la casa del padrone.” Ciò significa che, nel distruggere la casa del padrone, dobbiamo stare attenti a non portare quegli stessi strumenti affilati nella nostra casa.
La vita è una celebrazione: tu esisti
Tutti i combattimenti nel mondo non ci aiuteranno se non abbiamo speranza. Quello che si cerca di coltivare non è ottimismo cieco o sciocca positività, ma ciò che il filosofo Jonathan Lear chiama, appunto, radical hope; in italiano, la speranza radicale.
Ciò che rende radicale questa speranza è che è diretta verso una bontà futura che trascende l’attuale capacità di capire di cosa si tratta.
La speranza radicale è qualcosa che pratichi. Richiede apertura ed eccellenza immaginativa. La speranza radicale è la nostra migliore arma contro la disperazione, anche quando la disperazione sembra giustificabile; rende possibile la sopravvivenza della fine del nostro mondo. Ci aiuterà a creare un futuro migliore e più amorevole.
Queste le intense parole di un nonno:
Caro ragazzo, questo non è un rimprovero. Questa è una celebrazione. Tu esisti. Nonostante tutto quello che ci hanno fatto, tu esisti. Con tutto ciò che stanno facendo ora per mettere a tacere e minare le tue obiezioni e la tua fiducia, tu esisti. Finché sei vivo per testimoniare e protestare, esisti ancora. Non arrenderti: alzati e grida. Danza. Questa è la tua libertà. Prepara questo mondo nel miglior modo possibile per le prossime sette generazioni. La vita è una celebrazione. Fidati di me, nipote.
(Radical Hope, Dear Chebon, Chip Livingston, p.69)
L’alba di un nuovo giorno
L’oscurità, apparentemente, si sta spezzando. Un nuovo giorno è arrivato? Mentre affrontiamo questo nuovo giorno, dobbiamo ricordarci che non siamo soli. Non siamo marginali. Siamo la maggioranza. Siamo pronti. E non staremo in silenzio.
Credi davvero che questo mondo debba essere una guerra di tutti contro tutti? Credi davvero che tutti gli uomini siano creati malvagi? Are you human?
Se fai parte di quell’umanità aperta al mondo, consapevole delle interconnessioni del nostro presente, ma che si scontra con la chiusura di una classe media occidentale timorosa di perdere i propri privilegi, comportati come se il tuo potere e la tua ricchezza non fossero la tua prima e unica considerazione. I soldi non sono tutto. Questo è la speranza radicale.
Caro lettore, cara lettrice, concludo con un estratto di una lettera indirizzata ad una nipotina nel futuro:
Non è facile cambiare il mondo. Non è più facile per te, nel tuo tempo, di quanto lo sia per noi, nel nostro. Ma ciò che desidero è che tu continui a provare, perpetrando i nostri più preziosi lasciti, vivendo con grazia, dignità e passione – e garantendo questa possibilità a tutti. Continua a provare, anche per le sette generazioni che verranno dopo di voi, dopo di loro e di nuovo dopo di loro. Ti auguro avventura e protezione amorevole – per aiutarti a sostenere la catena ininterrotta della speranza.
Ti invio tutto il mio amore nel futuro,
La tua nonnina.
(Radical Hope, Queridísima Palomita, Cristina García, p.235)
Giulia Chiapperini