Questa sera ricomincia la trasmissione Quinta Colonna, condotta da Paolo Del Debbio. E per l’apertura è necessario un servizio che lasci il segno e provochi la solita desiderata indignazione. Per questo la redazione del programma aveva pensato a un collegamento in diretta da Azzano, una frazione di Seravezza in provincia di Lucca.
Azzano sembrava il comune perfetto. Da poco nella piccola comunità sono stati ospitati 12 migranti, creando non pochi problemi a livello di organizzazione. Quindi anche malcontento tra i cittadini. Malcontento e immigrati: un connubio perfetto per soddisfare il pubblico di Quinta Colonna.
Il sindaco e i cittadini dicono no a Quinta Colonna
Doveva essere il servizio ideale, ma qualcosa è andato storto. La piccola comunità non ha accettato, non ha voluto esibire in diretta tv i propri problemi. il sindaco è stato chiaro con i giornalisti della trasmissione: “Ho spiegato a loro che non ero d’accordo e vedevo il servizio come qualcosa che non raggiungeva l’obiettivo che ci ponevamo sia come comunità che come sindaco. Non c’è alcun bisogno di fare pressioni su questa vicenda“.
La stessa risposta si ha avuta anche dai cittadini, quasi unanimi nella decisione di non ospitare le telecamere di Quinta Colonna. Un residente del luogo, Giulio D’Angiolo, ha spiegato il perché al Tirreno:
Qui ad Azzano ci sono persone serie. È vero che ci sono stati dei ritardi, e per due mesi siamo rimasti in silenzio, ma adesso l’amministrazione è venuta nel nostro paese: si è aperto un confronto che è servito da lezione a noi e a loro e ora aspettiamo fiduciosi. Si sono assunti impegni nei nostri confronti.
Con un servizio televisivo del genere il rischio sarebbe stato quello di mettere sempre più astio fra qualcuno e loro o fomentare le persone. Qui non c’è nessun paesano arrabbiato, anzi abbiamo molto rispetto, e sappiamo che vanno aiutati. Perciò lasciamo lavorare i nostri assessori e il sindaco, il quale dovrà incontrarsi anche con il Prefetto e aspettiamo che tornino ad Azzano con delle soluzioni.
La priorità è quindi quella di una buona accoglienza, con strutture adeguate, mentre è da evitare un possibile inasprimento dei rapporti trai cittadini e migranti.
La situazione di Azzano
I dodici migranti sono arrivati a luglio e sono stati ospitati in una struttura privata che, secondo gli abitanti, è inadeguata a ospitarli. Ma l’amministrazione comunale ha avuto scarso preavviso da parte della prefettura.
Nel frattempo sono circolate alcune voci per cui altri richiedenti asilo saranno ospitati ad Azzano in strutture messe a disposizioni dai privati. Questa prospettiva sembra però scongiurata dal sindaco
Camilla Gaggero