Hugh Hefner il pioniere della stampa erotica per il grande pubblico e fondatore della rivista Playboy, la cui tiratura mondiale è stimata a circa 111mila copie mensili, dati 2016. Quanto vale e a chi sarà destinata l’eredità?
Hugh Hefner e Playboy: arte, design, interviste, tendenze, costume. Una rivista a tutto tondo, con un pizzico di pepe in più. Dal 1953 ad oggi ha generato un vero e proprio impero, cresciuto nel corso degli anni. Da oltre sessant’anni una testata sinonimo di edonismo, libertà sessuale e, soprattutto, bellezza femminile senza veli.
Il suo attuale patrimonio, secondo quanto riportato da Us Weekly, equivale a 43 milioni di dollari. Sta di fatto che, dopo la morte di Hefner – nella sua casa, l’Iconica Playboy Mansion a Hollywood -, ad ereditarli non sarà Crystal Harris. La sua ultima moglie.
Hefner l’uomo che ha reso la rivista per adulti Playboy in un impero multimiliardario legato a soldi, feste e belle donne. Oggi il suo valore si aggira intorno ai 50 milioni di dollari considerato che il valore totale delle attività di Hugh Hefner erano stimate – nel corso del secondo divorzio del 2009 – oltre i 200 milioni di dollari. Probabilmente gli anni della vetta di Playboy.
Chiaro sintomo della recessione dell’attività economica dell’emblema Playboy che potrebbe incorrere – secondo gli analisti – in un prevedibile rialzo fino in questi giorni e fino ai prossimi mesi. I proventi attuali delle vendite della rivista, del merchandising ufficiale e di tutto ciò legato al marchio prevede incassi per oltre 100mila dollari. Come detto in precedenza, la tiratura mondiale è stimata a circa 111mila copie mensili.
Il successo consolidato di Playboy è stato frenato, comprensibilmente, dalla divulgazione di internet, le circostanze hanno portato il gruppo ad una presenza quantitativamente abbondante sul web. E’ disponibile, presentemente, in due varianti: online e cartaceo.
Playboy Magazine
La rivista fondata nel 1953 a Chicago da Hugh Hefner e diffusa in tutto il mondo, sia nella versione originale sia in edizioni locali. Nell’America del 1953 pubblicare una rivista patinata, con donne nude in copertina, fu un’idea sfolgorante. Con Playboy Hugh Hefner ha portato la nudità femminile dagli addii al celibato ai salotti e ha svolto un ruolo non indifferente nella rivoluzione sessuale degli anni Sessanta. Le sue feste, frequentate da celebrità e modelle, nell’esclusiva location di Los Angeles sono diventate leggendarie.
Bisogna dire che i contenuti della rivista non sono limitati al solo nudo. Si intercalano tra l’intrattenimento colto – già nel primo numero vi erano articoli sul jazz, sul Decameron e brani di Sherlock Holmes – e il design. Ebbe il suo momento di maggior successo negli anni sessanta e settanta. Nel ’69 con l’arrivo negli Stati Uniti della esplicita rivista Penthouse si plasmò una forte rivalità tra le due testate, che portò entrambe a pubblicare immagini di nudo sempre più integrale. In modo da aumentare le rispettive quote di mercato. La vicenda fu definita, da Hugh Hefner, col nome scherzoso di guerre pubiche.
Il numero più venduto dell’intera serie mondiale di Playboy fu quello del novembre del 1972 dell’edizione USA ; con 7.161.561 copie vendute. La playmate in copertina, realizzata da Jack Niland, era Lena Sjööblom, ex modella svedese.
A chi sarà destinata l’eredità di Hugh Hefner?
L’eredità sarà divisa tra i quattro figli due avuti da Mildred la prima moglie e due da Kimberley, la seconda. Oltre a ciò, una somma sarà designata come contributo alla University of Southern California, ed ad una lista di associazioni. Nel patrimonio non è compresa la Playboy Mansion; ceduta nel 2016 per un valore di 100 milioni di dollari.
La sua terza e ultima moglie, Crystal Harris, non avrà diritto all’eredità per un patto siglato tra i due, prima delle nozze. Celebrate il 31 dicembre 2012. Fu firmato da entrambi un accordo prematrimoniale dove Crystal rinunciava all’eredità in contraccambio di un assegno di 800 800 mila dollari. Ricevuto il giorno del matrimonio, in più 500 mila per ogni anno di unione. La villa Playboy Mansion sarà di Daren Metropoulous, proprietario di un impero fondato sulle merendine. Un anno fa ha acquistato la villa per 200 milioni di dollari, il contratto prevedeva la cessione solo dopo la morte di Hugh Hefner.
Life is too short to be living somebody else’s dream.
(La vita è troppo breve per vivere il sogno di qualcun altro)
Hugh M. Hefner.
Felicia Bruscino