Revine, provincia di Treviso. Alla fine di una manifestazione skinheads, denominata “ritorno a Camelot 2016“, un gruppo di tredici bambini tra i sette e i quindici anni, viene immortalato in una foto. Che ci sarà mai di sbagliato in questo? Non ci sarebbe proprio nulla di sbagliato se non in quel piccolo particolare. I bambini a braccia tese per fare il saluto romano. Eppure c’erano state rassicurazioni su questo, ha detta degli organizzatori, non ci dovevano essere problemi di questo tipo. Già, un pò come se il lupo avesse rassicurato l’agnello. Un appuntamento fisso quello di Revine lago, dovrebbe essere un ritrovo per i destroidi, invece puntualmente ci ritrova a fare i conti con teste rasato, nazifascisti e simili. C’è da dire che, in ogni caso, queste manifestazioni dovrebbero essere vietate per legge. Leggi che ci sono, ma che puntualmente vengono ignorate. Far fare il saluto romano a dei bambini, che certamente ignorano il significato del gesto in sé, è intollerabile. Come intollerabile è bollare questi episodi come goliardici. Così è stato considerato il gesto dall’ex sindaco Battista Zardet. “Peggio di così non poteva finire” ha dichiarato invece il vice sindaco Doris Carlet. Ovviamente, non ci poteva non essere la condanna dell’Anpi, che attraverso Umberto Lorenzoni, ha fatto sapere che andrà fino in fondo alla vicenda e che se è vero che i bambini non possono essere perseguiti legalmente, i genitori invece si. Saranno denunciati. Questa è l’inculturazione della fede fascista nei piccoli. È esecrabile, sul piano anzitutto educativo, il comportamento dei genitori. E questi genitori andrebbero perseguiti per la strumentalizzazione di cui si sono resi protagonisti”. Ha dichiarato Lorenzoni. Quella foto è un passo indietro nella storia, uno schiaffo, un insulto a tutti quelli che hanno lottato per noi tutti; alle migliaia di vite spezzate, anche quelle dei bambini. Punire i genitori e far capire ai bambini che quello che hanno fatto è sbagliato, è il minimo che si possa fare. Il fascismo è reato, l’apologia al fascismo è reato. È ora che qualcuno faccia rispettare le leggi, prima che sia tardi.
Dario Buffa condannato per aver cancellato alcune svastiche a Massa
Nel cuore di Massa, città della Toscana che da sempre ha visto una continua fusione...