L’UE ha adottato un nuovo quadro di sanzioni contro le minacce ibride della Russia

L'Unione Europea ha approvato un nuovo quadro di sanzioni contro le minacce ibride

Il Consiglio europeo ha approvato misure sanzionatorie contro le minacce ibride russe

Il Consiglio europeo ha istituito un nuovo quadro di sanzioni in risposta alle azioni destabilizzanti della Russia condotte all’estero. Il quadro consentirà all’Unione Europea di adottare misure nei confronti di individui e entità coinvolti in azioni e politiche del governo russo volte a minare i valori fondamentali dell’Unione e degli Stati membri e compromettere la loro indipendenza, sicurezza e integrità.

Secondo il comunicato stampa rilasciato dal Consiglio, con il nuovo quadro, approvato in data 8 ottobre, l’UE sarà maggiormente in grado di affrontare una serie di minacce ibride condotte dalla Federazione Russa. Queste includono la compromissione dei processi elettorali e del corretto funzionamento delle istituzione democratiche, le minacce nei confronti delle attività economiche, dei servizi pubblici o delle infrastrutture critiche, l’utilizzo di campagne di disinformazione e la manipolazione delle informazioni, la strumentalizzazione dei migranti, le attività informatiche malevoli, quelle che rientrano nella definizione di FIMI (Foreign Information Manipulation and Interference) e altre attività che hanno come fine ultimo quello di destabilizzare l’Unione europea.

Cosa prevede il quadro di sanzioni

La decisione del Consiglio europeo di adottare un nuovo quadro di sanzioni contro Mosca è stata presa in seguito alla proposta dell’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari e la politica di sicurezza Josep Borrell. Le nuove misure per contrastare le minacce ibride costituiscono strumenti complementari a quelli già contenuti nei quattordici pacchetti di misure finora approvati contro la Federazione Russa, e rientrano nella risposta dell’UE alla prolungata campagna di attività ibride del Cremlino.

Secondo le disposizioni del nuovo quadro di sanzioni, persone ed entità ritenute coinvolte in operazioni ibride contro l’Unione saranno soggette al congelamento dei beni e sarà imposto il divieto a cittadini e imprese all’interno dell’Unione di mettere fondi a loro disposizione. Oltre a ciò, agli individui designati sarà applicato il divieto di viaggio, con il quale verrà impedito loro di entrare o transitare nel territorio dell’Unione europea. Il nuovo quadro di sanzioni si concentra dunque nel colpire attori ed entità coinvolte nella programmazione ed esecuzione di azioni destabilizzanti tramite il congelamento dei fondi e la restrizione di movimento nell’UE.

Da dove arriva la decisione di applicare ulteriori sanzioni

Il tema delle minacce ibride della Russia è sul tavolo delle discussioni delle istituzioni europee da ormai qualche anno. L’Unione europea ha posto l’attenzione verso tali attività per la prima volta nel 2016, quando la Commissione ha approvato il cosiddetto Quadro congiunto per contrastare le minacce ibride. A questo è seguito nel 2019 la creazione di un gruppo di lavoro specifico, il cosiddetto Gruppo orizzontale per rafforzare la resilienza e contrastare le minacce ibride.

L’approvazione della Bussola strategica per la sicurezza e la difesa da parte del Consiglio nel marzo del 2022, in reazione all’invasione su larga scala dell’Ucraina, ha ulteriormente incentivato lo sviluppo di un pacchetto di strumenti per fronteggiare le minacce ibride. L’intensificarsi di tali operazioni condotte da Mosca ha quindi convinto l’Unione della necessità di proseguire con l’introduzione di nuove misure.

Nel maggio 2024, il Consiglio ha affermato l’esistenza di attori statali e non statali responsabili di condurre operazioni ibride con crescente frequenza contro l’Unione europea, i suoi Stati membri e partner, e ha dunque invitato le istituzioni UE a reagire con maggiore risolutezza ai tentativi di ingerenza. Il mese successivo, il Consiglio ha nuovamente condannato le attività ibride condotte dalla Russia e reiterato che costituiscono una minaccia per l’Unione, riaffermando il suo invito a portare avanti i lavori per istituire un nuovo regime di sanzioni. Ha dichiarato che la campagna ibrida condotta dalla Russia ha l’obiettivo di destabilizzare e indebolire l’UE e minare il sostegno a favore dell’Ucraina.

Lorenzo Asquini

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