Quaden Bayles è la nuova giovane vittima di bullismo, la cui storia sta commuovendo il web.
Un nuovo caso di bullismo è stato registrato qualche giorno fa in Australia. Nel cortile del Carina State School, in fila per avere l’autografo dei Birsbane Bullets, Quaden Bayles è stato nuovamente preso in giro a causa della sua patologia.
Quades è un bambino australiano di soli nove anni affetto da nanismo, e per questo continuamente bullizzato dai compagni a scuola. L’episodio avvenuto il giorno scorso, infatti, è stato solo uno dei tanti che Yarraka Bayles, la madre del piccolo, ha infine deciso di rendere pubblico.
Yarraka ha infatti postato un video in cui si vede il bambino piangere disperato e pronunciare parole terribili come “Voglio morire”. Frase straziante per il cuore di una madre, che ha subito deciso di denunciare quest’ultimo atto di bullismo. Il video ha scaturito un’immensa compassione fra vari personaggi di grande rilievo in Australia e non solo, riaccendendo i riflettori sul tema. La locale squadra di Rugby ha invitato Yarraka e il suo bambino a scendere in campo per dire ancora una volta “NO AL BULLISMO”.
Il bullismo, una piaga sociale che ancora fatichiamo a combattere
Sempre più spesso al giorno d’oggi, molti bambini e adolescenti vengono presi in giro dai loro coetanei. Molte le cause di bullismo ma tra le più importanti c’è il problema della diversità (di sesso, razza o colore), la disabilità o, piu’ semplicemente, la diversita’, come nel caso di Quaden Bayles.
Spesso vengono usate, nei confronti del bullo, parole molto dure e sprezzanti ma, hai mai pensato a guardare l’altra faccia della medaglia? Se ad avere bisogno di aiuto fosse proprio il bullo (come nel caso di Daniel Zaccaro)? Il bullo difatti è molto spesso, secondo quanto emerso da una ricerca, una persona che sfoga la sua aggressività con i coetanei. Rabbia e aggressività che possono spesse volte derivare da varie cause come ad esempio:
- Il mancato affetto o un distaccamento emotivo della madre;
- Il permissivismo educativo;
- L’abuso di autorità punitiva fisica;
L’appello della madre di Quaden Bayles
Con la condivisione del video, la madre del piccolo Quaden ha voluto lanciare un appello al mondo intero, in particolare ai genitori ed agli educatori: quello di educare i piccoli di oggi, che diventeranno gli adulti di domani. Il bullismo va combattuto e per farlo, occorre che tutti facciamo la nostra parte nell’educazione dei bimbi. Molto importante sarebbe per esempio educare i giovani alla diversità per fare in modo che ci sia sempre più inclusione.
Educare alla diversità significa insegnare ai nostri bambini, ad accettare l’altra persona, ad andare oltre il colore della pelle, oltre alla statura, allo stato di salute o a quello socio-economico e culturale. Sarà molto importante amare i nostri piccoli per fare in modo che da grandi, anche loro possano riempire d’amore chi li circonda.
Federica Perticone