Dopo un mese di assenza dall’ultima apparizione in pubblico, motivata da imprecisati problemi di salute, Qin Gang è stato sostituito.
L’ultima apparizione pubblica dell’ormai ex Ministro degli esteri cinese Qin Gang risale al 25 giugno: giorno in cui incontrò il viceministro degli esteri russo Andrey Rudenko e i suoi omologhi di Sri Lanka e Vietnam. Da allora la sua scomparsa ha sollevato innumerevoli speculazioni. Il governo cinese lo scorso 11 luglio ha motivato l’assenza adducendo imprecisati motivi di salute. Questa spiegazione, invece di calmare le acque, non fa altro che infittire il mistero della sua scomparsa. Inoltre, la recente decisione di sostituire Qin Gang con il suo predecessore Wang Yi, comunicata nella giornata di ieri, moltiplica le perplessità intorno a una situazione già nebulosa.
Qin Gang: la rapida ascesa dell’ex Ministro degli esteri cinese
Conseguito il Bachelor of Law con specializzazione in relazioni internazionali nel 1988, Qin ha lavorato per circa trent’anni al Ministero degli Affari Esteri cinese, assumendo vari incarichi diplomatici. Il 27 luglio 2021, è diventato ambasciatore della Repubblica popolare cinese negli Stati Uniti d’America. Il 30 dicembre 2022 è stato nominato Ministro degli Affari Esteri. In precedenza, aveva coperto la carica di viceministro per lo stesso dicastero. Soltanto tre mesi dopo, nel marzo 2023, ha ricevuto la prestigiosa nomina a Consigliere di Stato.
Fino a poco tempo fa era tra i fedelissimi di Xi Jinping e le sue posizioni intransigenti circa lo status politico di Taiwan lo facevano rientrare di diritto tra i “lupi guerrieri” della diplomazia cinese.
Una pericolosa relazione
Non si sa ancora il motivo della scomparsa e della (successiva) sostituzione dell’ex Ministro degli Affari Esteri cinese, c’è chi parla ancora di un problema di salute, chi di un fatale errore politico. L’ipotesi che ha suscitato maggiore scalpore, però, riguarderebbe una presunta relazione extraconiugale con Fu Xiaotian, una giornalista di Phoenix Tv. I due avrebbero iniziato a frequentarsi nel periodo in cui Qin svolgeva il delicatissimo ruolo di ambasciatore negli Stati Uniti. La pericolosità di questa relazione, secondo alcuni, risiederebbe nel legame tra la reporter e i servizi segreti britannici. In realtà, non ci sono prove a riguardo e potrebbe trattarsi soltanto di una teoria fantasiosa, nata dalle innumerevoli speculazioni sulla vicenda.
Wang Yi: un predecessore come successore
La notizia della rimozione di Qin dall’incarico giunge mentre il suo successore si trova in Sudafrica per partecipare al vertice Brics. Wang Yi, infatti, è partito dalla Cina come Presidente della Commissione per gli Affari esteri e tornerà in patria in qualità di nuovo Ministro degli Affari Esteri. Aveva ricoperto la stessa carica dal 2013 al 2022. Wang YI aveva sostituito già Qin nell’incontro diplomatico tenutosi in Indonesia il 13 luglio. Allora la portavoce del dicastero dichiarò che l’assenza di Qin fosse dovuta a non meglio precisati problemi di salute. Nei giorni successivi, la stessa portavoce rispose alle domande sulla scomparsa del Ministro con un secco e ambiguo «non lo so».
Il nuovo Ministro per gli Affari Esteri cinese Wang Yi negli scorsi giorni ha incontrato il centenne Henry Kissinger, durante la sua visita nella città proibita. Proprio nei confronti di Kissinger, Wang Yi ha dichiarato:
“Ha dato un contributo storico a rompere il ghiaccio nelle relazioni tra Cina e Stati Uniti e ha svolto un ruolo insostituibile nel migliorare la comprensione tra i due Paesi”.
Alcuni vedono tale incontro come un antecedente causale della successiva caduta di Qin Gang. Quest’ultimo, a differenza del suo predecessore (e ora successore), aveva rapporti più distesi con Biden. È noto, infatti, il rapporto conflittuale tra Wang Yi e l’attuale presidente degli Stati Uniti. Parimenti nota è la scarsa simpatia di Kissinger per il capo del governo americano. La scelta di sostituire Qin, secondo questa teoria, deriverebbe forse dal sentore che tra qualche mese Biden sarà sostituito da un nuovo presidente di estrema destra.
In realtà la nomina di Wang Yi, secondo un’ipotesi più cauta, altro non sarebbe che un modo per prendere tempo e nel mentre cercare un sostituto diverso. Senza dubbio, molte di queste perplessità potranno essere sciolte soltanto quando (e se) si comprenderanno i motivi della “scomparsa” di Qin.