QAnon è un movimento online dove si condividono teorie cospirative riconducibili a movimenti di estrema destra, che ora puntano al Congresso americano.
Si contano 51 candidati eleggibili al Congresso che hanno attivamente sostenuto messaggi di “Q” – leader del movimento e misteriosa entità che sostiene l’esistenza di un deep-state: un governo fantasma composto da un’elitè di pedofili che trama contro Trump.
Una cospirazione- si allude- orchestrata dai potenti del mondo di appartenenza liberal democratica: i Clinton, gli Obama, il magnate Soros, Bill Gates, le lobby gay ma anche star del cinema. Questi personaggi più o meno famosi manovrerebbero nell’ombra per rovesciare la volontà dei cittadini e imporre una non meglio identificata ideologia socialcomunista.
Sette candidati QAnon potrebbero essere eletti al Congresso il prossimo 3 novembre, per ora solo Marjorie Taylor Greene della Georgia è favorita alla vittoria di un seggio. Tutti i candidati sono repubblicani e convinti sostenitori del Presidente. D’altronde Trump entrò in politica nel 2008 postulando l’infondata teoria cospirazionista del “birtherism” ,secondo la quale Obama non sarebbe nato alle Hawaii bensì in Kenya, quindi ineleggibile a presidente.
E il recentissimo “Obamagate”, ve lo ricordate?
GUERRA CIVILE IN USA 2020?
Se Trump vincesse, il movimento presserà il presidente affinchè stani e smascheri i componenti del deep-state. Nel caso in cui perdesse ci sarebbe una grossa rivolta al grido di “avete rubato le elezioni”. Se poi Trump stesso darà loro corda contestando a sua volta – come molti temono – la legittimità del risultato elettorale si potrebbe sfiorare la guerra civile.
I complottisti insieme ad alcune frangie di estremisti di destra e gente fuori di testa – che quella non manca mai – non esiterebbero a prendere le armi per combattere contro un governo illegale e percepito come imposto dall’alto, forti del famoso secondo emendamento della Costituzione a stelle e strisce.
COME TI DISINFORMO L’ELETTORE
QAnon sforna un gran numero di ipotesi scioccanti e dal tono paranoico, diffuse senza presentare alcun tipo di prova, quelle che oggi chiamiamo “fake news”.
Come mostrato dall’Huffington Post , su Instagram si trovano facilmente account QAnon che adescano utenti sprovveduti, i quali sono poi reindirizzati dall’algoritmo del social ad altri account legati alle teorie cospirazioniste, diffondendo immagini violente contro le icone dems.
E’ un perfetto esempio di come queste teorie si diffondano a macchia d’olio e delle conseguenze su larga scala a livello mondiale. Chi viene agganciato da un profilo QAnon e per vari motivi non è in grado di distinguere le notizie verificate da quelle campate per aria, finisce nella trappola della disinformazione senza rendersene conto. Questo significa che l’elettore americano indeciso andrà a votare basandosi su informazioni completamente distorte o false.
MR. COSPIRAZIONISTA VA A WASHINGTON
Avere anche solo uno di questi candidati al Congresso causerà inevitabilmente un enorme chiacchiericcio disordinato attorno alle teorie cospirazioniste. Persino nel caso in cui la Greene decidesse di distanziarsi dal movimento e dalle strampalate teorie. In ogni caso creerà un precedente importante, segnale del distopico futuro che ci aspetta.
Gloria Cadeddu