“Il pugnale donato dagli Dei”. Il pugnale di Tutankhamon è stato forgiato da un meteorite

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L’attuale scoperta, tutta Made in Italy, accerta che il ritrovamento del pugnale del faraone egiziano che governò per soli nove anni, era stato creato utilizzando parti di un meteorite trovato in Egitto.

Un gruppo di ricercatori coordinati dal Politecnico di Milano osservando la lama del pugnale, lunga circa 35 cm, ha potuto accertare che il materiale è composto dal 10% di nichel e dallo 0,6 % di cobalto, concentrazioni tipiche osservate nei meteoriti.

Il pugnale era stato trovato all’interno delle bende della mummia, posizionato in quel modo, per essere portato nell‘aldilà, particolare che ne evidenzia l’importanza religiosa.

Francesco Porcelli, professore di fisica al Politecnico di Torino, spiega che “gli oggetti egizi di ferro sono rari, in quanto non avevano sviluppato la metallurgia del ferro e non c’erano cave. Così, era considerato più prezioso dell’oro”.

Il ritrovamento del pugnale, creò stupore, per la qualità eccelsa della manifattura, segno della capacità nella lavorazione raggiunta già allora e, inoltre, aprì un dibattito e due differenti correnti di pensiero. Alcuni sostenevano fin dall’inizio che si trattasse di un meteorite, altri sostenevano che fosse stato importato dal’Anatolia nel XIV secolo a.C. quando visse Tutankhamon.

In realtà, la storia inizia nel 2010, quando fu trovato un piccolo cratere lunare, rarissimo sul nostro pianeta, dato che l’erosione cancella i segni degli impatti dei meteoriti. A quella spedizione, fu deciso da alcuni studiosi di Pisa, di effettuare delle analisi sul pugnale del faraone.

“Il pugnale fatto di stelle”, viene dallo spazio e ha dato vita a nuove strade e correnti di pensiero. In un mondo, dove le religioni vacillano sempre di più, grazie all’intervento della scienza e dove ritrovamenti come questo, svelano sempre più misteri, riguardo le origini dell’umanità, e avvicinano sempre più l’uomo a trovare la risposta alla domanda più difficile: “Da dove veniamo?”.

Negli anni, numerosi ritrovamenti, uniti a numerosi studi di settore, hanno avvicinato sempre di più le persone al pensiero unanime, che in questo universo non siamo soli.

Tutti ormai, sappiamo che la costruzione delle piramidi è un mistero ancora da risolvere, ma siamo tutti d’accordo, sul fatto che costruzioni così complesse, così maestose e sopratutto, in linea perfetta con alcune stelle e galassie, non possono essere state costruite con i mezzi di allora.

Lo studio di alcune architetture, unito allo studio dei mezzi utilizzati, ha portato in molti a credere e sotto un certo punto di vista, ad accertare che le istruzioni siano venute da “un’altra civiltà”, più evoluta e che abbia fornito i mezzi e le istruzioni, per rendere queste strutture tanto maestose e lasciando un punto interrogativo, sulle stanze all’interno e sulla particolare architettura complessa.

Il ritrovamento del pugnale di Tutankhamon, apre una nuova via e sprona sempre di più le persone più conservatrici ad avvicinarsi a quella teoria che la razza umana, possa discendere da una civiltà aliena.

In molte religioni, troviamo un punto in comune che viene chiamato “Dio”. Tutti gli uomini alzano lo sguardo verso il cielo per ringraziare Dio di ciò che hanno e l’onnipotente ha promesso a tutti che tornerà.

Il discorso non deve diventare motivo di polemica, nè vuole essere un modo per allontanare le persone dal loro credo, ma l’intelligenza deve portarci a considerare che se l’universo è così vasto, credere di essere soli è un ragionamento troppo restrittivo.

Probabilmente siamo ancora lontani dal poter dire con certezza che una civiltà aliena, abbia fornito l’umanità dei mezzi necessari alla sua sopravvivenza e al proprio fabbisogno, ma non possiamo negare che scoperte come questa, danno sempre più luce, ad un argomento che fino a venti anni fa era considerato un tabù senza fondamento.

 

 

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