Dopo ormai un mese dall’inizio della quarantena dovuta al Coronavirus, è chiaro che le abitudini degli italiani siano cambiate in modo considerevole. Mobilità ridotta, smartworking, attività fisica in casa e movida sul balcone, sono queste alcune delle nuove pratiche che stanno accompagnando la insolita routine dei cittadini. Chiaramente, di fronte ad una situazione così fuori dall’ordinario, anche le aziende si trovano a dover mutare il loro approccio comunicativo. Alcune aziende hanno adeguato, in base all’emergenza Coronavirus, la propria comunicazione, il proprio logo e le la propria pubblicità.
In altri casi ci sono stati dei brand che hanno preferito ridurre se non rimuovere le proprie pubblicità durante la quarantena, per non disturbare il pubblico o creare un effetto di straniamento. Vedere una pubblicità di vacanze, di gente che si abbraccia durante la quarantena che effetto può avere? Ecco alcuni esempi di pubblicità trasmesse in questi giorni.
– Settore Alimentare
- Coca-Cola: Il colosso delle bevande ha adeguato il proprio logo per sensibilizzare sull’importanza di mantenere le distanze tra le persone. Le lettere sono separate tra loro e sotto compare una scritta: «Staying apart is the best way to stay united». A partire dal mese di aprile l’azienda ha deciso di “sospendere temporaneamente le pubblicità”, cercando di concentrare le proprie risorse nella fornitura di dispositivi e bevande agli operatori sanitari.
- Barilla: La filiera alimentare continua a lavorare senza interruzioni, per questo motivo “Barilla” ha deciso di ringraziare i suoi dipendenti singolarmente. Il 2 marzo sul “Corriere della Sera”, nello spazio pubblicitario dedicato a Barilla, vi è un’intera pagina con tutti i nomi dei dipendenti e in un riquadro la scritta: «Vogliamo dirlo a tutti: siamo fieri di voi». Anche sulle proprie pagine social rimane attiva: incontri quotidiani con chef, ricette e proposte di piatti seguite dall’hashtag #acasaconbarilla.
- Chiquita: Il famoso brand, che esporta banane in tutto il mondo, ha pubblicato un’immagine su “Istagram” in cui era scomparsa la memorabile signorina, protagonista del logo. La didascalia del post semplice ma efficace nella sua ironia: «I’m already home. Please do the same and protect yourself ».
– Settore automobilistico
È certamente uno dei settori più colpiti da questa quarantena e da questa immobilità continuata. D’altra arte, dal punto di vista comunicativo, le sorprese e l’originalità non stanno mancando: molte sono i brand rivisitati. Le campagne adottate dai diversi marchi sono simili nella loro idea di partenza, ma diverse nella loro attuazione finale.
- Audi: Gli storici cerchi, emblema della casa automobilistica tedesca, si separano per ritornare più uniti in futuro, proponendo l’hashtag #Flattenthecurve.
Il futuro si costruisce nel presente. Per questo vi invitiamo a rimanere a casa oggi: per tornare domani a fare del mondo la vostra casa. #Flattenthecurve pic.twitter.com/f0rZDAOHqK
— Audi Italia (@AudiIT) March 19, 2020
- Mercedes: La grande stella Mercedes si ridimensiona, diventa quasi minuscola dentro il cerchio, arricchita da un semplice quanto esaustivo invito a rimanere a casa.
Grazie a tutti coloro che stanno rispettando le distanze di sicurezza. Se tutti collaboriamo rimanendo a casa, possiamo sconfiggere il virus. Un ringraziamento speciale a @marcel_lo_loca per aver creato questo logo! #IoRestoACasa pic.twitter.com/heOyZMvZcV
— Mercedes-Benz Italia (@MercedesBenz_IT) March 31, 2020
-Settore abbigliamento:
- Kappa: Anche il logo di abbigliamento “Kappa” assume un aspetto nuovo. Le due sagome femminili, solitamente appoggiate di spalle una sull’altra, si presentano separate e sotto il logo la frase:«Stronger together, even when apart».
- Nike: Indubbiamente uno dei marchi più conosciuto al mondo. Di fronte all’emergenza di carattere mondiale il brand di abbigliamento sportivo ha diffuso un video in cui, con una narrazione molto coinvolgente ed emozionale, faceva risaltare due messaggi: in questo momento non è possibile “giocare” all’aperto, ma bisogna rimanere a casa tutti, perchè si sta giocando una partita ben più importante. Una partita che riguarda più di 7 miliardi di persone e dipende anche da te.
We may not be playing together, but we’ll keep moving forward—all 7.8 billion of us. #PlayForTheWorld pic.twitter.com/zCT1Ve8uY0
— Nike (@Nike) April 8, 2020
– La percezione del pubblico
Nel mese di marzo 2020 è stata condotta una ricerca dal titolo “La pubblicità vista dalla quarantena”. Tramite un campione di 800 spettatori under 18 sono state poste domande relative alla pubblicità televisiva, la sua fruizione e percezione durante il periodo di quarantena. Il risultato è molto interessante: la maggior parte di queste persone si dichiara preoccupata per questo periodo (circa l’11% presenta un basso livello di preoccupazione). Come comportarsi di fronte a tale preoccupazione? Le opzioni possono essere due: o la rappresentazione di un mondo “ideale”, ameno, lontano da tutta la preoccupazione e lo stress; oppure rappresentare quella quotidianità al momento privataci, nella speranza che si possa tornare presto a rivivere.