Nella serata di giovedì 23 Novembre centinaia di individui sono stati autori di numerose proteste e violenze a Dublino i quali hanno causato scontri, saccheggi e incendi. La causa di questi scompigli è stato l’accoltellamento di una donna e quattro bambini avvenuto fuori dalla scuola materna Gaelscoil Coláiste Mhuire di Parnell Square, nel pomeriggio di giovedì 23 Novembre
Cosa è successo?
Nel primo pomeriggio di giovedì 23 Novembre, dopo la fine delle lezione presso la scuola materna Gaelscoil Choláiste Mhuire, situata nella zona di Parnell Square, un cinquantenne, armato di coltello, ha aggredito tre bambini e una donna, invece la quinta persona data inizialmente tra le vittime si scopre essere la persona sospettata dell’attacco. Dapprima, l’uomo si è scagliato sulla donna, un’insegnante dell’età di 30anni, poi sui tre bambini aventi più o meno 6 anni. In seguito è stato circondato e messo a terra dai passanti che hanno subito chiamato la polizia e atteso i soccorsi. Una bambina e la maestra, la quale è intervenuta per cercare di difendere i suoi piccoli alunni, risultano essere gravemente ferite. Al momento non si sa nulla di specifico sull’aggressore poiché la Garda (corpo di polizia irlandese) per non alimentare inferenze ha deciso di non dire ancora nulla fino a quando non si saranno effettuati tutti i necessari accertamenti. L’unica cosa che si sa è che probabilmente ha origine stranieri. La zona intorno alla scuola, dove è stato trovato un grosso coltello, è stata transennata dalla polizia che attende di interrogare l’uomo per capire i motivi che lo hanno spinto a compiere un tale gesto.
Il primo ministro irlandese, Leo Varadkar, è rimasto molto turbato dal grave incidente e ha rivolto i suoi pensieri alle vittime e alle loro famiglie. La ministra della Giustizia, Helen McEntee, ha condannato questo spaventoso attacco e ha assicurato ai cittadini che il governo seguirà passo passo gli sviluppi investigativi, in contatto costante con i comandi della polizia.
Proteste e violenze a Dublino dopo il pomeriggio di giovedì
Nella serata di giovedì 23 Novembre, dopo il tragico evento, numerose persone sono scese in piazza a protestare, e quello che è successo ha messo in subbuglio l’interno paese. Sono scoppiati numerosi incidenti tra cui un auto della polizia in fiamme, il negozio foot Locker in O’ Connel Street è stato saccheggiato e violenti attacchi ai membri della polizia . Sembra che la causa che abbia scatenato tutto questo sia stata la circolazione sui social della presunta originalità straniera dell’assalitore, perciò, numerosi irlandesi sono scesi in piazza con un cartello “Irish Lives Matter” e con bandiere irlandesi.
Il commissario di polizia, Drew Harris, ha attribuito la violenza a una “fazione di teppisti pazzi” guidati da “un’ideologia di estrema destra” e ha sollecitato le persone di non fidarsi della disinformazione che circola sui social media. Gli atti di vandalismo e i disordini sono continuati per tutta la sera.
Helen McEntee, ha definito i disordini “intollerabili” e ha affermato che:
“non si deve permettere a un elemento criminale e manipolatore di usare una tragedia spaventosa per provocare il caos. Vorrei fare un appello alla calma nel centro della città mentre le forze dell’ordine svolgono il loro lavoro. Gli attacchi contro i membri del Garda devono essere assolutamente condannati. Ora bisogna lasciare che le indagini facciano il loro corso”.
Il motivo per cui è scoppiata questa rivolta è l’ennesimo atto di razzismo. Se non ci fosse stato il presunto sospetto dell’origine straniera dell’assalitore, ugualmente le persone sarebbero scese in piazza a manifestare contro le ingiustizie subite dai soggetti accoltellati? O, per l’ennesimo volta, atti del genere, vengono usati come pretesti per manifestare il proprio odio contro individui di diversa nazionalità? Inoltre si assiste ad un ulteriore atto di violenza combattuto con un’altra violenza.